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I Mental Map vengono da Mosca e con questo loro primo album omonimo segnano un punto d’inizio che ha posato le sue basi con l’inserimento nel 2022  di Serge Cher (basso) e Kristina Mush (batteria) ai due iniziali  fondatori Lynn Devi (voce, synth) e Evan Late (chitarra).
La band si ispira a band degli anni ’80 e ’90 proponendo una buona miscela tra shoegaze e dream-pop dalla forte impronta melodica.

Abbiamo cercato di trovare una luce nell’oscurità.
Una raccolta di canzoni scritte dal 2022 al 2024.
Questo album parla di crescita, di come gestire alti e bassi nel mondo degli adulti, di come passare da una fase della vita a un altro e da diversi stati mentali, di come trovare ispirazione negli oggetti di uso quotidiano.
È influenzato dalla musica alternativa degli anni ’90 e dal moderno shoegaze.  

Così la band descrive il nuovo album.

Dieci brani godibilissimi, dalla malinconica ma coloratissima “Wallflower” allo splendido solo di chitarra di “It’s Alright”, alla strumentale “Inunaky Tunnel Traffic Jam (interlude)” e la successiva “Can’t Wake Up” che spostano verso l’alto le distorsioni. Distorsione stupendamente usata nel ritornello di “Candice”.
La voce tenue di Lynn che a tratti ci accompagna quasi bisbigliando ipnoticamente ben si fonde con le armonie e gli accordi della chitarra di Evan sempre educata e raffinata.
La conclusiva “Time Waits for No One” raccoglie tutte le potenzialità compositive di questa giovane band,

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