E’ un disco fatto di parole, immagini, impegno, condivisione il nuovo degli Assalti Frontali che chiudono il 2024 facendo il punto sui tanti attimi oscuri che popolano una “Notte Immensa”. Militant A e Pol G affiancati da Er Tempesta, Piaga, Ellie Cottino con la supervisione e produzione artistica di Luca D’Aversa, DSASTRO e Bonnot continuano a fare della musica un consapevole veicolo di protesta.
“Quest’anno è stato un anno duro … devi reagire … focus sulle rime” incalzano nel brano intitolato proprio “Focus Sulle Rime” e in queste parole c’è tutta la sintesi di “Una Vita All’Assalto” giusto per citare il recente documentario a loro dedicato da Francesco Principini e Paolo Fazzini.
“La notte immensa è un grande buio, ma non è negativo, nel buio può nascere la resistenza, si vedono delle luci splendere e sono le nostre stelle polari che ci conducono nel cammino”
puntualizza Militant A. Un mondo fatto di attivismo, generazioni che s’incontrano e provano a parlarsi con alla base proprio quel concetto di resistenza, il diritto alla ricerca di una vita e un mondo migliori che è così ben espresso nel brano che dà il titolo all’album. Buttare giù i muri, Gaza e la Palestina sempre presenti nei pensieri nell’anno della rabbia, i centri sociali e le manifestazioni al centro di “Subito Fuoco” e “Sognatori” rivelano l’anima sempre contemporanea degli Assalti Frontali.
Il patriarcato da distruggere in “Più Che Si Può”, la parola libertà collettiva e personale che torna spesso, in “Lascia La Mente Libera” ad esempio che invita i più giovani a guardare oltre le apparenze. Rime pungenti quelle di “Casilina International” e “So’ Già Rientrato”, rime contro barriere e confini (“Tutti I Confini”) e il rap che si contamina con ritmiche e suoni del mondo, il Sudamerica è vicino “Nel Barrio”.
Si torna a Gaza con la mente in “Fanculo Ci Siamo Anche Noi!” dedicata ai bambini che resisteranno al genocidio, agli orfani che “faranno la storia quando nessuno ne avrà più memoria“. Gaza dove sarebbero dovuti andare per un concerto il 6 gennaio di quest’anno se nel frattempo non fosse scoppiata la guerra. Assalti Frontali molto vividi e sul pezzo dunque, in un disco urgente e lucido tra Old e New School con ardore e coscienza sociale. Due anni dopo “Courage” il coraggio non manca.