Dopo quasi venti anni di attività, ecco il dodicesimo album dei White Denim, appropriatamente chiamato “12″ e pubblicato da Bella Union a inizio dicembre.
Il frontman James Petralli, come tutti, è stato influenzato dalla pandemia e dal Texas ha spostato la sua famiglia a Los Angeles: per questo nuovo disco della band di Austin, James è stato il produttore principale e ha assemblato tutti i pezzi che lo compongono lavorando con musicisti sia nella stessa stanza che lontani migliaia di chilometri (e mai incontrati fisicamente), appunto a causa del Covid.
Questa cosa da una parte è stata una fortuna per Petralli che ha potuto sperimentare nuove cose e ne abbiamo un bellissimo esempio già dall’iniziale “Light On”, principale singolo di questo dodicesimo LP: non c’è solo la raffinatezza jazzy, ma anche flauto e sax che svolazzano liberamente e un’atmosfera che, in maniera abbastanza sorprendente, aggiunge gustosi elementi dai sapori tropicali.
Basta proseguire nell’ascolto per trovare altri nuovi spunti interessanti in questo “12″ come in “Flash Bare Ass” che, dietro a una rilassata vetrina psichedelica, ci fa trovare piacevolissime melodie dai toni nostalgici e dalle sfumature pop.
“Look Good”, che vede come ospiti Tameca Jones e Jessie Payo, ci porta su territori soul, a cui si aggiunge un perfetto ritmo dai toni funk, che aggiunge una voglia dancey al brano, già pronto per farci muovere su un qualche dancefloor di eleganti club.
“Your Future Is God” esplora terreni folky sempre con nostalgia, senza dimenticare quel tocco pop sempre piacevole che sembra pervadere tutto il disco, mentre non mancano comunque mai eleganza e qualità.
E parlando di classe, non possiamo che citare anche la conclusiva “Precious Child”, che ci lascia camminare su territori sonori ricchi di fiati: riflessiva e serena, questa ballata sprigiona toni jazz e cinematografici molto graditi, sapendo perfettamente come scaldare il cuore di chi ascolta.
Siamo davanti a un lavoro molto interessante che ci fa conoscere numerosi nuovi volti dei White Denim che, sperimentando e aggiungendo elementi raffinati al loro suono, ci stupiscono piacevolmente e riescono anche a farci divertire in più di un’occasione: il risultato è davvero ottimo.