Sono un gruppo? O forse un progetto solista? Il nome Joetsu Shore resta avvolto nel mistero. Le poche informazioni a mia disposizione riguardano il luogo di provenienza (Wattignies, Francia) e il numero di album prodotti dal 2021 a oggi. Col nuovo “Dreams & Wrecks”, pubblicato su Bandcamp il 1° gennaio, siamo arrivati nientepopodimeno che alla 17° opera sfornata in appena tre anni. Un traguardo invidiabile per questa enigmatica creatura francese che, pur senza troppi guizzi d’inventiva, ci propone uno shoegaze di pregevole fattura che unisce con gusto tradizione e modernità.
Atmosfere rarefatte e sognanti riempiono gli spazi di una musica che è al tempo stesso dolce e potente. Le melodie eteree e dark che contraddistinguono il disco si stagliano come ombre diafane su imponenti muri elettrici eretti da chitarre e synth dal suono massiccio e ruvido. Il sound a bassa fedeltà, a tratti caotico e quasi ostico, non incide in alcun modo sulla resa di brani spesso diversissimi tra loro.
Si passa dal rock epico, ruggente e fragorosissimo di “We Moved On (We Didn’t Want To Move On)” e “Wanderer Above A Sea Of Fog” alla psichedelia sintetica di “Marienbad” (nella quale si avverte in maniera forte l’influenza dei primi M83), passando ancora per l’oscurità post-punk di “FTG” e le luci dream pop dell’orecchiabile ed energica “14218″. Nelle mani dei misteriosi Joetsu Shore lo shoegaze si trasforma in un materiale malleabile col quale dar forma a “sogni e relitti” di ogni foggia e colore. Un ascolto intrigante per iniziare bene il 2025.