Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
FRANZ FERDINAND – “Human Fear”
[Domino]
indie-rock
Parlando dell’album, Alex Kapranos dei Franz Ferdinand ha detto: “Realizzare questo disco è stata una delle esperienze più entusiasmanti della mia vita, ma si chiama The Human Fear. La paura ti ricorda che sei vivo. Credo che in qualche modo siamo tutti dipendenti dall’adrenalina che può darci. Il modo in cui reagiamo alla paura dimostra quanto siamo umani. Quindi, ecco una serie di canzoni che cercano il brivido dell’essere umani attraverso le paure. Anche se magari non lo noteresti al primo ascolto“.
STARFLYER 59 – “Dejame Dormir”
[Velvet Blue]
indie-rock, shoegaze
Gli Starflyer 59 reimmaginano i propri brani come morbide e tenere ninne nanne strumentali, sognanti e sonnolente. I suoni sono rilassati.
LAMBRINI GIRLS – “Who Let The Dogs Out“
[City Slang]
indie-rock
Registrato con Daniel Fox dei Gilla Band e mixato da Seth Manchester, “Who Let The Dogs Out” imbottiglia tutto ciò che non va nel mondo moderno e lo scuote. Se infarcire di umorismo le canzoni politiche è come infilare una scintilla nel pane, allora “Who Let The Dogs Out” è come uno spettacolo pirotecnico nella fabbrica stessa: strano, pericoloso, eccitante. L’album passa in rassegna una lunga lista di mali sociali. Le sirene suonano su un basso pesantemente distorto e un breakbeat di batteria dal vivo, danzando tra pop punk in levare, sporchi toni grunge e post-punk dissonante.
ETHEL CAIN – “Perverts”
[Cain Records]
ambient-minimal
Alienante, dilatato, ambient ma anche desolatamente post-industrial. Un lungo viaggio sonoro che abbraccia lo-fi tanto quanto uno scarno folk post-apocalittico. Non sarà un ascolto facile, ma sarà molto intenso e inquietante, come un vagare tra ombre, riverberi, presenze spettrali.
WILLIAM BASINSKI + RICHARD CHARTIER – “Aurora Terminalis”
[Line]
ambient
Amici e collaboratori di lunga data, l’iconico compositore ambient William Basinski e il sound artist/compositore Richard Chartier tornano con “Aurora Terminalis”, il loro primo lavoro insieme dall’LP “Divertissement” del 2015 (Important Records, USA). Da un’improvvisa e inaspettata esplosione di suono che si muove a spirale verso l’esterno, il tumulto si attenua e le onde d’urto scivolano nella cullante foschia di una melodia. Le sfumature di fondo, quasi impercettibili, e il romanticismo in primo piano si increspano ai bordi. Poi, ritmica e liquida, una deriva erratica su un vuoto annebbiato… una vita “non ferma”… un lento tracciato.
RINGO STARR – “Look Up”
[Universal]
country
“Mi è sempre piaciuta la musica country. E quando ho chiesto a T Bone di scrivermi una canzone, non pensavo nemmeno che sarebbe stata una canzone country, e quando è arrivata era incredibilmente bella“. Ricorda Ringo. “Il quel periodo stavo realizzando degli EP e quindi pensavo che avremmo realizzato un EP country, ma quando mi ha portato nove canzoni ho capito che avremmo dovuto pubblicare un intero album! E sono così contento di averlo fatto. Voglio ringraziare e mandare Peace & Love a T Bone e a tutti i grandi musicisti che hanno contribuito a realizzare questo disco. È stato un piacere farlo e spero sia altrettanto piacevole ascoltarlo“.
STICK TO YOUR GUN – “Keep Planting Flowers”
[SharpTone]
hardcore
Metalcore e furia hardcore: gli Stick To Your Guns sono in ottima forma.
EXPLOSIONS IN THE SKY – “American Primeval” OST
[Netflix]
post-rock
Il gruppo texano post-rock lanciato nel desolato e crudele Far West. “American Primeval” è una mini-serie western diretta da Peter Berg in passato già collaboratore degli Explosions in The Sky.
FRANCOBEAT – “Amour Automatique”
[Ribéss Records]
electrofunk
Cantautorato imprevedibile e sperimentale condito di ambient-jazz, afropop, electrofunk e canzone d’amore anni ’60. Immaginatevi una sorta di ponte musicale immaginario tra gli ultimi Einstürzende Neubauten, la rabbia di Pierpaolo Capovilla e il groove poetico del Vinicio Capossela più raffinato.
THE GREAT INFERNO – “Rehab Ghost”
[autoproduzione]
indie-rock
Ecco come la band descrive questo nuovo album: “Rehab Ghost” muove dal concetto di assenza, privazione, la Rehab intesa non nell’accezione positiva di riabilitazione, ma in quella negativa di rinuncia a qualcosa. Persone, oggetti, sostanze. Otto canzoni che sono otto fantasmi, ectoplasmi che danzano nella memoria e precipitano solidi in polvere di canzoni per riportare al tatto la consistenza del vuoto.
BRIGID MAE POWER – “Songs For You”
[autoprodotto]
folk, songwriting
Una toccante raccolta di brani di Roy Orbison, Tom Verlaine, Neil Young e Cass McCombs reinterpretati dalla cantautrice iralndese come omaggio al padre recentemente scomparso.
TREMONTI – “The End Will Show Us How”
[Napalm]
hard-rock
I Tremonti hanno ampliato il loro sound caratteristico, lasciando spazio alla strumentazione e alla voce per essere più ariosi e colpire a fondo. “The End Will Show Us How” è, a quanto dicono le note stampa, una testimonianza dell’eredità di creatività incessante di Mark Tremonti e un punto certificato nella sua discografia.
MAGIC CITY HIPPIES – “Enemies”
[Create Music Group]
funk
Indie Funk con un prufumo di Hip-Hop e l’anima Soul.
ZZZAHARA – “Spiral Your Way Out”
[Lex Records]
indie-pop
Tra lo-fi dreampop e post-punk in un disco che trasuda emozione e vulnerabilità.
MOONCHILD SANELLY – “Full Moon”
[Transgressive Records]
indie-pop
Nuovo album della musicista e visionaria creativa sudafricana, nota per il suo stile vibrante e inimitabile e per il suo lirismo affermativo. Registrato in diverse località mentre era in viaggio, “Full Moon” è una dimostrazione introspettiva e al tempo stesso cinetica della sua versatilità. “Posso fare qualsiasi genere, mi diverto a creare musica perché non sono limitata“, dice. I suoi ritmi da club oscillano tra elettronica, afro-punk, edgy-pop, kwaito e sensibilità hip-hop.
CHALKWIFE – “shinjuku”
[autoproduzione]
post-metal
Questo progetto è un modo per sfogare e liberare un po’ della tristezza e del dolore che ho accumulato nell’ultimo anno, soprattutto a causa del caos politico, delle inondazioni che hanno colpito il mio stato grazie all’incompetenza del nostro governo locale e delle varie morti a cui ho dovuto assistere nella mia vita di recente.
SKINNER – “New Wave Vaudeville”
[Faction Records]
dance-punk
Skinner è il progetto del polistrumentista, cantante e produttore dublinese Aaron Corcoran, che per questo disco d’esordio si è ispirato alla scena no wave newyorkese della fine degli anni ’70/inizio anni ’80. “New Wave Vaudeville” porta con sé un’energia eccitante e cruda, ispirata allo spirito ribelle della scena no wave newyorkese. L’album è un mix provocatorio di no-wave, dance-punk e post-punk, con brani che catturano la frustrazione e il fervore delle battaglie quotidiane. L’album celebra l’outsider, un cenno alla libertà caotica e creativa di cui Skinner si fa paladino.
BRIDGET HAYDEN & THE APPARITIONS – “Cold Blows The Rain”
[Basin Rock]
folk
Le canzoni folk tradizionali reinterpretate che compongono “Cold Blows the Rain” sono modellate dalla terra e dal tempo. Avvolte nella nebbia e nella pioggia, nuvole basse e pesanti sulle brughiere piatte. Il suono del fondo scuro della Calder Valley e delle colline affamate di sole intorno a Todmorden, nel West Yorkshire, nel nord dell’Inghilterra.
EARLY JAMES – “Medium Raw”
[Easy Eye Sound]
folk-blues
Terzo album per Early James. Il produttore Dan Auerbach ha pensato che “Medium Raw” avesse bisogno di un cambiamento ed ha cercato un suono più grezzo, rispetto ai primi due lavori, che rammentasse il tipico sound dei dischi della Arhoolie Records prodotti da Chris Strachwitz, quelli di bluesmen come Fred McDowell e Lightnin’ Hopkins. Per questo ha affittato l’“Honky Chateau,” una vecchia proprietà di Nashville appartenuta al fotografo e artista Buddy Jackson. Tra le vecchie mura ha portato tutte le attrezzature e i microfoni per incidere nel modo più naturale possibile ed una console Universal Audio a valvole degli anni 50 originariamente usata nei FAME Studios di Rick Hall a Muscle Shoals.
EUGENIO BENNATO – “Musica del Mondo”
[Sponda Sud]
etno-world
“Musica del mondo” è il nuovo album di Eugenio Bennato, una raccolta di dodici brani che custodiscono l’essenza della musica popolare, dalla scelta dei temi, come il valore della diversità, la memoria collettiva e personale, l’eredità culturale, la giustizia sociale e la lotta per i diritti, a quella dei suoni, folk, etnici e word, sempre aperti a nuove contaminazioni.
SILS – “Non mi troverai”
[Pluma Dischi]
elettronica
L’estetica sonora di stampo UK-garage, sviluppata assieme ai produttori Pierdomenico Niglio e Roden, incornicia una voce elegante ed espressiva che sa mutare adattandosi a brani molto diversi per raccontare un profondo percorso di guarigione personale.