Tess Parks è arrivata a quota tre LP (a cui si aggiungono i due in collaborazione con Anton Newcombe dei Brian Jonestown Massacre): questo nuovo disco, realizzato dalla prestigiosa Fuzz Club a fine ottobre, esce dopo oltre due anni dal precedente, “And Those Who Were Seen Dancing”, che aveva presentato in Italia a settembre 2023 (noi l’avevamo vista al Covo Club di Bologna).

Registrato tra Londra, Toronto e Los Angeles, il nuovo album della musicista canadese è stato prodotto dal suo collaboratore Ruari Meehan, che si è occupato anche del mixing insieme al noto Mikko Gordon (The Smile, Gaz Coombes, Arcade Fire).
Il disco si apre con la bellissima “Bagpipe Blues”: è il rumore dell’organo a introdurci al mondo di Tess, che si divide tra magia pura e toni sognanti, in cui la dolce voce della canadese di stanza a Londra sembra volerci cullarci quasi fosse Hope Sandoval, con quei suoi ritmi soft e incredibilmente avvolgenti.
Il piano e la chitarra acustica aggiungono un tocco folk a “Koalas”, coperta da un lieve velo di psichedelia e da una meravigliosa atmosfera cinematografica, impreziosita anche dal delicato fischiare di Molly Lewis.
In “Charlie Potato”, invece, la Parks ci regala un interessante e suadente spoken word, arricchito da una strumentazione molto elegante con richiami jazz e da sensazioni cinematografiche, poetiche e ipnotiche che lasciano a bocca aperta.
Più avanti, invece, in “Running Home To Sing” usa synth per creare panorami colori decisamente cupi, ma allo stesso tempo la sua voce non smette di incantare e di mesmerizzare chi la sta ascoltando.
Una quarantina di minuti di grande valore, intrisi di poesia, magia, splendide melodie e atmosfere incantevoli e psichedeliche: un viaggio che vale davvero la pena intraprendere.