Oddio, ci siamo persi gli Alpaca Sports“. Eravamo davvero a tanto così dal pronunciare questa fatica frase (il precedente album è datato 2018) e invece il buon Andreas va a placare i nostri sogni più cupi riportando in pista la “sua”creatura musicale, sempre coadiuvato alla grande da Amanda Åkerman e Lisle Mitnik.

Credit: Carl Jirestedt

Nel frattempo, per chi non lo sapesse, Andreas si è pure sposato con la deliziosa Cristina Quesada e tutto cò non può che farci emozionare, perchè questi intrecci sentimentali all’ombra dell’indie-pop per noi sono davvero la fine del mondo.

Comunque credete che Andreas con il matrimonio abbia perso la sua vena melodica? Vi tranquilliziamo noi…assolutamente no! Se poi al timone della produzione c’è mister Ian Catt ecco che le premesse per un disco, ancora una volta, delizioso ci sono tutte. La band lavora forte sui mid-tempo e sulle linee vocali irresistibili, con una produzione variegata che mette in luce, di volta in volta, caratteristiche pop tanto dolci quanto accattivanti.

La musica degli Alpaca Sports ancora una volta si mostra quindi in tutte le sue sfacettature, anzi, forse non è mai stata così variegata, ricca e attenta alla melodia. Sta di fatto che si passa dalla versione più trascinante (“Tomorrow I’ll Be Fine” è probabilmente la canzone più irresistibile di sempre della band), a quella più struggenti (“Autograph”), passando per la sala da ballo tra Pet Shop Boys e Red Sleeping Beauty di “Always On My Mind”, la dolcezza assoluta di “Bluebells” e quel taglio quasi anni ’50 di “Break My Heart” (canzone superlativa).

Fragili, romantici, delicati, agrodolci e malinconici al punto giusto: gli Alpaca Sports nel complesso del disco si mostrano meno baldanzosi di altre occasioni, ma la loro intimità è, ovviamente, più che gradita. Gran bel disco ragazzi, bentornati!