
Collettivo danese di eccellente caratura quello degli Efterklang, a partire dalla collocazione discografica, che per diverso tempo, è stata presso la 4AD, la label più importante di sempre, che ne ha accolto le scorribande in studio dal terzo disco in poi, quel “Magic Chris” uscito quasi quindici anni fa, un matrimonio che è durato fino al 2019, successivamente approdati in City Slang, altro colosso di garanzia per la musica che conta.
L’etichetta berlinese, appunto, a distanza di tre anni, ha pubblicato, lo scorso anno, l’ultima fatica sulla lunga distanza, “Thing We Have In Common”, l’ennesimo disco di qualità a suggellare una carriera, che da questo punto di vista, rispetta sempre le aspettative e consolida uno status ai piani alti.
Passa anche da Milano, il tour europeo, Arci Bellezza is the place, ritornando dopo un paio d’anni dall’ultima apparizione, che fu al Locomotiv di Bologna sul finire del 2022, dove, tra l’altro, scaletta alla mano, suonarono in anteprima alcuni brani di questo nuovo full length, una su tutte, la bellissima “Plant”, probabile fiore all’occhiello dell’intero lavoro, che vede la presenza, come nella stessa opening track “Balancng Stones”, della bravissima violoncellista guatemalese Mabe Fratti.
La sorpresa di questa sera è subito servita, proprio in apertura di serata, quando la stessa Mabe si presenta sul palco. Si cela proprio lei dietro il moniker Titanic, un Side project in condivisione con il polistrumentista venezuelano Hector Costa annunciato come guest. Piccolo collettivo simbiotico, debuttante nel 2023, assolutamente sconosciuto ai più.
La solita imprevedibilità della bravissima Mabe all’interno di un set minimale, con canzoni, che, anche ad un primo ascolto, risulteranno suggestive e suadenti, mezz’ora di performance e quindi lo stesso coinvolgimento del duo nel live degli Efterklang, i quali arrivano subito dopo e fanno un concerto sostanzioso di un’ora e mezza comoda con un finale epico a mo di falò acustico in mezzo al pubblico.
Andando a ritroso, è un live che sprigiona felicità e leggerezza in note cullanti e agrodolci, capitanati da un vero mattatore, Casper Clausen, gli Efterklang sono una big family, e lo si percepisce eccome. Impreziositi dall’appoggio dei succitati Titanic, con il violoncello della stessa Fratti che aggiunge magia, snocciolano un mash up di canzoni a macchia di leopardo dalla loro lunga carriera.
Il nuovo disco, altro grande tassello del mosaico, molto molto bello a mio parere, è ampiamente preso in considerazione, oltre alla nominata “Plant”, che sancisce anche la conclusione del primo act, la bellissima e rarefatta “Sentiment”, forse la migliore dell’intera tracklist, come l’altrettanto appariscente “Animated Heart”, e la stessa Mabe a doppiare vocalmente Casper.
La giocosa e immancabile “The Ghost”, o il ripescaggio di “Cutting ice to Snow” dal lontano 2009, ma tutto il set è un bellissimo saliscendi sonoro, fatto di essenza e qualità.
Una vera e splendida festa tra amici, dove sentirsi a proprio agio, per una serata a cui non si poteva chiedere di più.