Ora del 1995 molte produzioni avevano già sdoganato l’idea della musica elettronica (anche) come listening experience, ma da molte parti si disse che “Leftism” fosse un disco dance ‘finalmente’ da ascoltare dall’inizio alla fine, come un’opera unitaria.

Nonostante il plauso pressoché unanime e il percorso tortuoso che li aveva portati all’esordio discografico, i Leftfield non erano comunque soddisfatti del risultato.

A loro dire, anche perché fatto tanto di materiale nuovo quanto di nuove registrazioni di tracce che avevano per le mani da un po’ (o addirittura già pubblicato), era più che altro un’accozzaglia di roba che faticava a stare assieme.

Ma quella che Neil Barnes e Paul Daley (almeno al tempo) percepivano come incoerenza è il vero punto di forza di “Leftism”, che è capace di mettere insieme molti toni ed stili (talvolta in appena una manciata di minuti, come in “Song Of Life”), il presente e il passato, il tutto all’interno di uno stesso orizzonte.

È un album monumentale che unisce esplorazioni rave con digressioni ambient che guardano alla new age, che mischia la techno con stilemi reggae e dub, che si nutre, con molto rispetto ed altrettanta convinzione, di apporti da altre scene – tra gli altri, compaiono Toni Halliday, voce dei Curve, l’icona del british reggae Earl Sixteen e soprattutto John Lydon, la cui performance ha reso immortale “Open Up” anche come perfetta continuazione dei discorsi iniziati dai Public Image Ltd (se non addirittura dai Sex Pistols).

Insomma l’opera prima dei Leftield è eclettismo che contiene moltitudini.

Nel farlo, però, “Leftism” è perfettamente coerente perché guidato da un’idea che emerge chiara di traccia in traccia: il suono come liberazione e riappropriazione sociale, politica, culturale – spirituale, persino – e tutt’altro che pacifica pur nei suoi momenti più quieti.

L’articolo nella sua forma originale è presente su ‘Non Siamo di Qui’ che ringraziamo per la gentile concessione

Pubblicazione: 30 gennaio 1995
Genere: Progressive house
Lunghezza: 69:37
Label: Columbia
Produttore: Leftfield

Tracklist:

  1. Release the Pressure
  2. Afro-Left
  3. Melt
  4. Song of Life
  5. Original
  6. Black Flute
  7. Space Shanty
  8. Inspection (Check One)
  9. Storm 3000
  10. Open Up
  11. 21st Century Poem