
Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto.
THE WEEKND – “Hurry Up Tomorrow”
[XO Music]
R&B
Il nuovo attesissimo album di The Weeknd conclude la trilogia iniziata con “After Hours” (2020) e proseguita con “Dawn FM” (2022). Un nuovo capitolo nella carriera dell’artista canadese, con sonorità innovative e collaborazioni di altissimo livello.
BONNIE “PRINCE” BILLY – “The Purple Bird”
[Domino Recordings]
indie-folk
“The Purple Bird” vede Bonnie “Prince” Billy collaborare con un “produttore” solo per la seconda volta nel suo illustre catalogo. Questa volta è David “Ferg” Ferguson a guidare le canzoni con il supporto della “migliore band che si possa trovare a Nashville in questo momento“, il cantante country John Anderson e la leggenda del Bluegrass Tim O’Brien. “The Purple Bird” è contemporaneamente simile e diverso dagli altri dischi dei BPB. Molte delle canzoni sono il prodotto delle voci di più compositori, rendendo l’aspetto mutevole del personaggio BPB più fluido che mai.
CIRCA WAVES – “Death & Love Pt.1”
[Lower Third]
indie-rock
Terrificante e liberatorio allo stesso tempo, come lo definisce il comunicato stampa, “Death & Love Pt.1″ è un disco di 9 tracce di guitar-pop catartico, che funge da potente meccanismo di recupero per elaborare l’esperienza di quasi-morte del frontman Kieran Shudall. All’inizio del 2023, Kieran ricevette una telefonata dai medici che gli comunicavano che l’arteria principale del suo cuore era gravemente ostruita. Due giorni dopo, era sdraiato su un tavolo operatorio e assisteva all’inserimento di un filo nel suo cuore per ripararlo. In seguito, ha cancellato molti spettacoli, ha dovuto risolvere molti problemi con i farmaci e, soprattutto, ha dovuto affrontare un nuovo stile di vita.
L.S. DUNES – “Violet”
[Fantasy Records]
alt-rock/post-hardcore
Preparatevi a intraprendere un viaggio sonoro diverso da tutti gli altri, così ci dicono le note stampa: gli L.S. Dunes presentano il loro attesissimo nuovo album, “Violet”. Con una fusione di melodie sperimentali e lirismo introspettivo, il loro ultimo lavoro rappresenta un enorme passo avanti nell’evoluzione della band. Per il seguito di “Past Lives”, la band è tornata a lavorare con il produttore Will Yip. Ricordiamo che nella band troviamo due pesi massimi come Anthony Green e il chitarrista dei My Chemical Romance Frank Iero.
EDDIE CHACON – “Lay Low”
[Stones Throw]
alt R&B
La “Low-key R&B legend” Eddie Chacon torna con “Lay Low”. Dopo aver collaborato con John Carroll Kirby per i suoi ultimi due album, Eddie Chacon si è unito a Nick Hakim per produrre questa nuova raccolta di canzoni sull’amore e sul lasciarsi andare.
FRANCESCO DI BELLA – “Acqua Santa”
[La Canzonetta Record]
indie-pop
“Acqua Santa”,come ci dicono le note stampa, è un disco poetico, coraggioso, rivoluzionario, politico: un disco d’amore. Di amore come atto di fede, come benedizione. Di amore oltre ogni retorica e luogo comune, sfaccettato e complesso, a volte crudele e faticoso, a volte corroborante, sempre indispensabile. Otto tracce, prodotte da Marco Giudici, dal sound intimo ed essenziale, delicato ma al tempo stesso incisivo e denso, arioso e a tratti rarefatto ma capace di entrare sottopelle, pur lasciando spazio alla voce e alla poesia delle parole.
LAGOONA – “Drive-In”
[V4V Records]
indie-rock
“Drive-In” è, come dicono le note stampa, un album consolatore, un abbraccio nel cuore della notte. Un disco alt rock con incursioni pop, dove Luca Chiabolotti scrive, insieme a Ivo Bucci dei Voina e a Giorgieness, il diario di una generazione. Mix e Mastering è stato affidato a Ivan Antonio Rossi, mentre alla produzione c’è Jacopo Gigliotti.
GEOLOGIST AND D.S. -“A Shaw Deal”
[Drag City]
experimental
Dall’inizio alla fine, “A Shaw Deal”, come dicono le note stampa, si basa sul suono della chitarra di DS e sulla vibrazione della sua espressione, tracciando onde meditative in nuove forme ed esplorando i mondi al loro interno. Geologist e DS collaborano in un modo che ha portato conforto e liberazione a entrambi. “A Shaw Deal” non lascia dubbi, continuano le note: irradiandosi ulteriormente nel mondo e oltre, porterà una nuova gamma di punti di vista e sensazioni a tutti coloro che lo ascolteranno.
JONATHAN HULTEN – “Eyes Of The Living Night”
[Kscope]
alt-pop
Dopo il successo del suo album di debutto, “Chants From Another Place”, il cantautore svedese annuncia il nuovo lavoro “Eyes Of The Living Night”. Registrato a Stoccolma e co-prodotto con Ola Ersfjord, il nuovo album esplora il folk, rock e pop, fondendoli in un meraviglioso ‘Ambient Dream-Grunge’.
THE HELLACOPTERS – “Overdriver”
[Nuclear Blast]
hard-rock
Ritorna la band di Nick Anderson, orfana di Dregen ancora alle prese con il problema alla mano. Meno arrembanti degli esordi, certo. Vogliamo chiamarlo “rock maturo”? Le influenze sono quelle di sempre.
MARIBOU STATE – “Hallucinating Love”
[Ninja Tune]
electronic
“Hallucinating Love” è ambizioso, iniettato di energia irrequieta, archi e splendide voci ospiti da parte della collaboratrice di lunga data Holly Walker e di nuovi amici. Il disco dimostra l’equilibrio in continua evoluzione dei Maribou State tra intimità e complessità, nonché la loro capacità di creare musica epica crepuscolare. Dice Liam: “Mentre scrivevamo, immaginavamo quanto sarebbe stato bello tornare finalmente sul palco, riunendo di nuovo le persone“. La sensazione generale è di speranza. “Hallucinating Love” parla di “essere in un luogo oscuro, un luogo di lotta, e poi guardare avanti verso un futuro luminoso“, spiega Chris.
LILLY HIAT – “Forever”
[New West]
indie-rock
La stessa Lilly descrive così il disco: “Forever è stato un disco scritto e registrato un brano alla volta con mio marito Coley. Dopo aver scartato una ventina di canzoni che avevo scritto negli ultimi anni, volevo andare al cuore delle cose. Ho fatto una bella chiacchierata con un’amica al telefono e lei mi ha detto che non era sicura di dove fossi stata. Allora ho capito che la mia vita mi stava passando davanti. Ho iniziato a fare le piccole cose che si devono fare: ascoltare, crescere, cambiare, scrivere… uscire dai miei problemi.“
JOE MCPHEE – “I’m Just Say’n”
[Smalltown Supersound]
impro, jazz
Sassofonista, trombettista e poeta Joe McPhee, meraviglioso 85enne, si unisce al produttore e polistrumentista Mats Gustaffson per un disco di sofisticato jazz e improvvisazione.
EBO TAYLOR, ADRIAN YOUNGE & ALI SHAHEED MUHAMMAD – “Ebo Taylor JID022“
[Jazz Is Dead]
funk, soul
Alle soglie del suo 89esimo compleanno la leggenda afrobeat Ebo Taylor carica a bordo Adrian Younge e Ali Shaheed Muhammad per una nuova uscita Jazz Is Dead record label e progetto live music di base a Los Angeles.
PENTAGRAM – “Lightning In A Bottle”
[Heavy Psych]
hard-rock/doom
Il decimo album dei Pentagram vede il frontman fondatore e figura di spicco del doom Bobby Liebling alla guida di un nuovo cast di musicisti. Sarebbe difficile sopravvalutare l’energia che la nuova band apporta a canzoni come “Live Again”, “Solve the Puzzle” o “In the Panic Room”, ma “Lightning in a Bottle” è inequivocabilmente un disco dei Pentagram, lo si vede nella performance carismatica di Liebling e nel groove che la sostiene. Il messaggio centrale, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare, è che, a prescindere da tutto quello che la band ha passato nell’ultimo mezzo secolo, essa rimane una forza unica.
THE LAUGHING CHIMES – “Whispers in the Speech Machine”
[Slumerland]
jangle-pop
Nel loro affascinante secondo album, “Whispers in the Speech Machine”, i The Laughing Chimes abbracciano pienamente le loro influenze più oscure del sud, bilanciandole abilmente con la luce del loro pop contagioso. Le otto canzoni di “Whispers in the Speech Machine” dimostrano che i Laughing Chimes meritano attenzione e riconoscimenti, mentre il loro approccio al songwriting continua a evolversi. “Il sud-est dell’Ohio è la zona pedemontana dell’Appalachia, ha uno stato d’animo e un’atmosfera indescrivibili“, ha detto il chitarrista/vocalista Evan Seurkamp a The Big Takeover. “A volte c’è un peso ossessionante di decadenza da cui si vuole fuggire, ma allo stesso tempo c’è una sorta di strano romanticismo che circonda le città fantasma. Abbiamo cercato di incanalare questi stati d’animo per aggiungere un sapore più regionale al nostro sound“.
SERPENTI – “Titani”
[GodZ]
indie-pop
“Titani” è un concept album che intreccia mito e modernità. Con testi volutamente espliciti e sonorità che attingono dalla dance anni ’90 e dal glam rock, passando per elettropop e deephouse. La mitologia viene usata come espediente narrativo per parlare di emozioni e conflitti moderni. Le 10 tracce che compongono “Titani” sono delle fotografie della vita del duo, delle istantanee di loro stessi. Come un album di fotografie, è stato composto un pezzo alla volta e ogni foto – a volte li ritrae da soli, a volte in compagnia, come nel brano “Cassandra”, impreziosito dalla collaborazione con Malika Ayane – segna un momento preciso della loro vita.
MASSIMO ZAMBONI – “P.P.P Profezia è Predire il Presente”
[Le Vele / Egea Records]
cantautorato
Un disco molteplice e ricco di sfaccettature, così come lo sono l’anima e il pensiero di Pier Paolo Pasolini, a cui è dedicato nel cinquantesimo anniversario della sua uccisione. Un album pervaso da quel dolore civico profondo che accompagna incessantemente il percorso di P.P.P. come uomo e come intellettuale che ha saputo profetizzare e percepire la trasformazione drammatica e lacerante dell’Italia. Nato dall’omonimo progetto di reading-concerto che alterna canzoni, letture tratte da Pasolini e testi scritti da Zamboni, “P.P.P. Profezia è Predire il Presente” si compone di tredici tracce: canti popolari, un omaggio a Giovanna Marini, brani estratti dal lungo percorso musicale di Zamboni e tre inediti (“La rabbia e l’hashish”, “Cantico cristiano” e “Tu muori”) che conducono lungo un percorso sempre più scuro, quasi desolato, per accompagnare il pensiero e la fine del pensare di Pasolini.
LAST TRAIN – “III”
[PIAS]
indie-rock
I Last Train sono un’eccezione nella scena indie rock francese. Dall’Olympia di Parigi ai più grandi festival, i quattro alsaziani si sono costruiti un seguito di affezionati grazie ai loro concerti ipnotici e hanno già alle spalle una carriera impressionante di oltre 15 anni, guidata da un fervore indomabile. Dopo il solido “Weathering” nel 2017, l’intenso “The Big Picture” nel 2019 e “Original Motion Picture Soundtrack” all’inizio del 2024, i Last Train tornano al rock con un nuovo album sobriamente intitolato “III”. Questo album, pensato per il palcoscenico e con un tour internazionale già programmato, segna una svolta: oscuro e scarno, esplora emozioni crude in cui dominano rabbia e frustrazione, con una musica tesa e intensa.