Continua il percorso libero, rumoroso e musicalmente anarchico degli Animaux Formidables che non rinunciano alle maschere e proseguono il fortunato sodalizio con Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village) già al loro fianco per l’esordio “We are all animals” (2023) e ora produttore anche di questo EP.

Cinque brani registrati in presa diretta, su nastro analogico, senza sovraincisioni a posteriori, facendo suonare i musicisti nella stessa stanza per catturare al meglio la ruvida essenza tipica dei concerti di un duo ormai rodato da centocinquanta date live.
Il “Tony” citato nel titolo e protagonista dell’omonimo brano è una figura misteriosa ma ormai familiare sul conto del quale gli Animaux Formidables regalano qualche indizio in più descrivendolo come “Qualsiasi individuo o cosa riesca a prendere coscienza del proprio vero io, accettarlo, celebrarlo e soprattutto amarlo“.
Un personaggio che vede cambiare il rapporto con il suo migliore amico, scoprendo poi che s’intendono meglio rispetto a prima. Tutto riassunto in due minuti e mezzo furiosi e distorti, ritmi alti e chitarre alla massima potenza. “Bubblegum” divertente e urlatissimo momento garage pop dimostra che non tutte le canzoni d’amore devono essere appiccicose, “Nowhere” riscopre un sound tribale e psichedelico.
“Same old mistakes” è alt – rock martellante in stile Pussy Galore, “Make sense of any mess” riprende in mano il singolo già pubblicato nel 2024 nella versione più pulita e radiofonica di Stefano Gipponi, riportando tutto alle origini: buona la prima e tanto basta. Alzano il volume gli Animaux Formidables e in “Call Me Tony” rivendicano il diritto di fare ciò che vogliono alla massima velocità consentita.