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E’ uscito a fine gennaio “WANTED” nuovo e quarto album delle Bambole Di Pezza che dopo aver pubblicato “Crash Me” e “Strike” ad inizio millennio sono tornate nel 2023 con “DIRTY” e una formazione completamente rinnovata (Morgana Blue e Dani Piccirillo affiancate da Martina Ungarelli / Cleo alla voce, Caterina Dolci / Kaj al basso e Federica Rossi / Xina alla batteria). Le abbiamo contattate per farci raccontare qualcosa di più sul disco.

Benvenute su Indie For Bunnies e complimenti per “Wanted” disco veramente pieno di energia.  Dopo “DIRTY” sembrano essere cambiate molte cose per voi con entusiasmo e attenzione da parte di un pubblico piuttosto vario. Come avete vissuto e state vivendo questo momento?
Sì con “DIRTY“ è stato un punto di svolta per noi, perché è stato il primo disco con la nuova formazione. Ci ha permesso di raggiungere un pubblico più ampio e di farci conoscere per quello che siamo veramente: una band che non ha paura di sporcarsi le mani e dire le cose come stanno, tipo come abbiamo fatto con il brano “Favole (mi hai rotto il caxxo)”. E’ stato bello sentire la risposta dei fan e il loro entusiasmo che ci dà una carica pazzesca per continuare a scrivere, suonare e portare la nostra musica in giro.

“Capita” che apre l’album è un brano molto incisivo, aggressivo nel sound e con un testo critico al punto giusto. Ci raccontate come è nata?
“Capita” è nata da un’idea musicale di Dani che poi abbiamo arrangiato insieme in sala prove, mentre il testo l’ha scritto Cleo durante una sbronza. Non dopo, durante. Ci raccontava che le parole hanno cominciato a fluire naturalmente, le crediamo perché la rabbia e il sarcasmo sono sempre stati tratti distintivi di Cleo. Ha preso forma in studio da Trix, uno dei nostri produttori e siamo molto contente del risultato. Ci sembrava giusto usarla come intro, lo sarà anche nei nostri concerti.

Il concetto di normalità a cui ribellarsi torna spesso in quello che cantate e scrivete (penso a “Senza Permesso”, “Maledetta”, “My Band”, “Rampicanti” giusto per fare qualche esempio). Quanto è importante per voi ribadire di essere diverse, non conformarsi?
Essere diverse per noi è una necessità, non una scelta stilistica. La musica deve essere libera, così come chi la fa. Scrivere canzoni che parlano di libertà e ribellione alla normalità imposta è il nostro modo di dire che non ci pieghiamo a nessun tipo di etichetta o aspettativa. Ognuno deve poter essere ciò che vuole, senza compromessi.

“Stuntman” parla di una donna che resiste a tutto, “L’anno del dragone” di cambiamenti e indipendenza al femminile. Pensate sia importante dare esempi di donne forti, libere e complicate, ce ne sono forse troppo pochi in musica di questi tempi o non hanno lo spazio che meriterebbero?
Di donne nella musica ora ce ne sono, c’è poca rappresentanza però. Ci sono molte interpreti, però noi sogniamo un mondo pieno di autrici, foniche, batteriste, bassiste, tecniche audio, tecniche luci, manager, A&R, critiche e qualunque altra professione nel mondo della musica vi venga in mente.
Per quanto riguarda l’essere donne forti, noi ci teniamo a sottolineare che la forza sta anche nella fragilità, nel mettersi in discussione e nel lasciar andare le porte chiuse. Vogliamo mostrare alle persone che noi possiamo fare tutto, grazie sia alle nostre capacità che al sostegno. Il sostegno è importante, allontanatevi sempre da chi vi dà il contrario e da chi non crede in voi.

“Wanted” colpisce anche per il gran numero di collaborazioni (Jack Out, DIVI, J-Ax, MILLE, Giorgieness). Come avete scelto quali artisti coinvolgere e a chi affidare ogni brano?
Abbiamo scelto artisti amici, che stimiamo e che sentivamo affini al nostro mondo musicale. Ogni collaborazione è nata in modo molto naturale, senza forzature. Volevamo che ogni featuring aggiungesse qualcosa di autentico e unico ai brani, e volevamo rispettare la natura dell’artista, e crediamo di esserci riuscite!

“Atlantide” con MILLE  è una canzone suggestiva, intensa, diversa nel sound dal resto del disco che è invece molto rock. Come è nata?
“Atlantide” è una ballad, abbiamo pensato che la voce senza tempo di Mille avrebbe reso giustizia alla canzone. È nata perché parla di un amore finito prima ancora di iniziare, usando la metafora di Atlantide come quella cosa meravigliosa e introvabile. Spesso roviniamo degli amori perché non siamo in grado di accoglierli in quel momento, forse inconsciamente non pensiamo di meritarceli. Siamo vicine a tutti coloro che soffrono per amore.

Affittiamo un locale solo donne a suonare e vanno tutti fuori di testa” cantate in “Fuori Di Testa” con Giorgieness. È più difficile farlo oggi rispetto al passato?
Non pensiamo sia più difficile fare concerti rispetto al passato, assolutamente. Vorremmo scardinare però alcuni luoghi comuni che sono ancora presenti. Spesso capita che una donna venga sottovalutata, per poi sentirsi dire “sei brava per essere donna“. Capita anche si dia per scontato che un’artista abbia un pubblico fatto solo di uomini che vorrebbero andare a letto con lei, non di persone che si emozionano con le sue canzoni. Le cose stanno migliorando, però c’è ancora tanta strada da fare.

Oltre agli artisti già citati, c’è qualcun’altro con cui vorreste collaborare?
Ci piacerebbe collaborare con tante persone, sicuramente molte donne del panorama musicale italiano attuale.

Avete aperto il concerto dei Def Leppard con i Mötley Crüe a Milano nel 2023. Ci regalate un aneddoto di quella giornata?
John 5 ha guardato tutto il nostro concerto da lato palco ed era gasatissimo!

Le date del Tour Senza Permesso:
07.03.2025 Torino – CAP 10100
13.03.2025 Bologna – Locomotiv
14.03.2025 Treviso – New Age
27.03.2025 Roma – Largo Venue
03.04.2025 Milano – Magazzini Generali

BIGLIETTI https://www.bamboledipezza.it/