
Lo scorso marzo le Mourn avevano pubblicato il loro quinto LP, “The Avoider“, il loro primo per la Cielos Estrellados, indie label di Barcelona.
La formazione di Manresa, composta dalle sorelle Jazz e Leia Rodriguez e da Carla Perez Vas (insieme al nuovo batterista Oriol Font), oggi gioca praticamente in casa: ci troviamo alla Capsa], un vivace centro culturale gestito dalla municipalità di El Prat De Llobregat, la piccola cittadina nella periferia di Barcelona sede dell’aeroporto delle provincia principale della Catalunya.
Le ragazze, oltre ai loro cinque album, portano in dote anche due nuovi singoli, “Alegre Y Jovial” e “Verdura Y Sentimientos”, entrambi cantati in spagnolo.
Sin da subito le giovani catalane mettono in luce il loro piglio deciso e la loro sfrontatezza con “Could Be Friends”, il principale singolo del disco più recente: chitarre notevoli, ritmi alti e ottime melodie dai toni quasi poppy per conquistare immediatamente i fan presenti stasera nella sala della Capsa].
Nella successiva “Wasted Days” ci pensa la sezione ritmica a dominare la parte strumentale, mentre Carla e Jazz abbandonano le loro chitarre e scendono tra il pubblico a cantare e ballare, dando l’impressione di divertirsi parecchio, mentre fanno divertire anche il pubblico.
Con “Avoider”, invece, troviamo nuovi spunti con l’utilizzo anche di parti elettroniche, mentre non mancano le solite grida e il ritmo rimane comunque serrato.
È poi la volta di “Truck Driver”: decisamente più riflessiva e malinconica e con un leggero tocco cinematografico, sottolineato anche dalla presenza dei fiati (ovviamente registrati), lascia sicuramente buone sensazioni.
I toni alt-rock dai sapori ’90s, che da sempre hanno tanto influenzato le Mourn, tornano in “Headache”, gridata, eccitante e rumorosa.
I due nuovi singoli già citati fanno davvero una buona figura anche alla prova live: “Alegre Y Jovial” sembra più tranquilla, ma in realtà il drumming di Oriol è molto vivace anche qui e cerca di spingere verso l’alto, mentre la melodia regna sovrana attraverso la voce di Jazz. “Verdura Y Sentimientos”, sebbene i vocals della maggiore delle sorelle Rodriguez tendano a rimanere calmi, strumentalmente si presenta molto più intensa e serrata rispetto alla versione di studio.
Non può mancare il vecchio singolo “Gertrudis, Get Through This”, dove Carla e Jazz continuano ad alternarsi ai vocals, mentre rimane uno spirito punk decisamente adrenalinico.
Le Mourn fanno la voce grossa anche con “Scepter”, dove non mancano la potenza e i riff pesanti delle chitarre alt-rock, prima che la lucida follia di “Apathy” chiuda il set bombardando i fan presenti in sala stasera con ritmi elevatissimi, grida e una strumentazione rumorosa e inarrestabile.
Sessantacinque minuti esaltanti come sempre per le catalane che anche in questo home-gig hanno saputo fornire una prestazione di livello, mostrando maturità, qualità e tanta intensità.