Kieran Shudall e il suo tormentato biennio. Sì, insomma, per il leader dei Circa Waves non dev’essere stato affatto facile ritornare in pista dopo i problemi di salute (al cuore) che negli ultimi due anni ne hanno rallentato (ma non sconfitto) l’ispirazione. Quella del gruppo di Liverpool, del resto, è una storia cominciata più di due lustri or sono, quando l’universo (indie) si esaltava per band come Two Door Cinema Club e Wombats, forse perché a digiuno di scossoni degni di nota (Dio benedica per sempre “Is This It” degli Strokes). La prima metà musicale degli anni Dieci, in pratica, è stata sacrificata sull’altare del Regno delle Sette Note in nome delle chitarrine e dei motivetti big-bubble, in barba alla creatività e ad alcuni tra i lavori migliori degli Interpol (come lo snobbatissimo “El Pintor”).

Credit: Polocho

Detto questo, “Death & Love Pt. 1″ rappresenta un ritorno quasi sorprendente per i Nostri. Nulla di trascendentale, per carità, ma ascoltando brani quali “Like You Did Before” e “Let’s Leave Together”, non si può fare a meno di sottolineare le belle linee armoniche su cui si basano i pezzi in questione e la freschezza di entrambi i refrain. I problemi, se così vogliamo definirli, iniziano a presentarsi quando ci si immerge nell’ascolto tout court del disco. L’iniziale “American Dream”, per esempio, potrebbe essere stata partorita dalla mente geniale – ma musicalmente pigra – di quel vecchio bontempone di Justin Young dei The Vaccines, mentre “Le Bateau” ha un giro di basso così “telefonato” che potrebbe fare le fortune di una qualunque compagnia telefonica (e abbiate bontà della mia ironia spicciola).

Epperò, in nome dell’obiettività e del doveredicronaca, chi scrive, deve assolutamente rendervi partecipi del suo entusiasmo per la traccia numero cinque del lotto: “Hold It Steady”. Si tratta, infatti, di una mid-tempo dal chiaro retrogusto Eighties che rallegrerà non poco tutti coloro che sono devoti ai Level 42 e ai cari vecchi sintetizzatori. Provando a tirare un po’ le somme, dunque, potremmo definire questo “Death & Love Pt. 1″ come l’album della (nuova) ripartenza dei Circa Waves. Di più, potremmo definirlo come il migliore degli ultimi sette anni della band. Va da sé, naturalmente, che pur sempre di Kieran Shudall e soci si tratti; inutile, quindi, aspettarsi vette Pinkfloydiane e insolite svolte che partoriscano mix schizzinosi tra i Fontaines DC e Lana Del Rey. I Circa Waves restano fedeli alla linea e forse, a ‘sto giro, va bene così. Bentornato Kieran.