Raph_PH, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Lo scorso settembre avevamo visto le Lambrini Girls al Poplar Festival di Trento nella bellissima location del Doss Trento e già allora il duo di stanza a Brighton ci aveva impressionato anche sotto il punto di vista live.

Impossibile mancare quindi a questa unica data italiana del loro tour europeo a supporto del loro primo LP, “Who Let The Dogs Out“, uscito a fine gennaio per la label berlinese City Slang.

Prodotto da Daniel Fox dei Gilla Band, l’album d’esordio delle due inglesi non ha paura di esporsi, toccando numerose problematiche sociali e politiche, mettendoci sempre la faccia senza alcuna paura.

Con la stessa sfrontatezza le Lambrini Girls affrontano anche il concerto di stasera, sold out già da una decina di giorni.

Sono le dieci e mezza precise quando le due salgono sul palco della venue romagnola accompagnate dalla loro batterista: Phoebe e Lily non ci mettono un attimo a conquistare il folto pubblico ravennate e dimostrano imme  quello che sanno fare. Rumorose, incazzate, devastanti, arrivano dritte in faccia ai presenti con il loro sound potente e possente e la loro rabbia sputata fuori attraverso i vocals della Lunny, pur senza dimenticare le fantastiche melodie che le caratterizzano, mentre parte anche il primo handclapping della serata.

Poi arriva il vecchio singolo “Help Me, I’m Gay”, un altro attacco selvaggio e divertente da un parte, ma impegnato e importante dall’altra.

Come dicevamo poco fa, la politica recita una parte importante nella loro musica e Phoebe e Lily non si nascondono dietro maschere, criticando senza pensarci un attimo il loro governo, poi Trump e Musk e infine Giorgia Meloni, ottenendo il totale supporto dei fan romagnoli. Ed è quindi la volta di “God’s Country”, dove si parla appunto di politica e la strumentazione è davvero cattiva ed eccitante. Le grida, l’adrenalina e il ritmo inarrestabile, proprio come la sezione ritmica, non fanno altro che incendiare ulteriormente una sala già rovente.

È il basso della Macieira il vero protagonista di “Mr Lovebomb” a cui risponde un drumming devastante, intenso e noisy.

“Filthy Rich Nepo Kid” poi è un vero e proprio ballo tribale con quel suo drumming selvaggio e quella rabbia che continua a uscire dalla voce di Phoebe.

La Lunny scende tra il pubblico per “Craig David” tra grida e ulteriore rabbia contro la Meloni e i fascisti.

“Cuntology101” chiude la serata ancora con ritmi elevati grazie a un drumming serrato e a grida notevoli, divertendo ancora una volta il pubblico ravennate.

Appena cinquantacinque minuti, ma incredibilmente irresistibili e senza mai una pausa: le Lambrini Girls hanno messo tutta la loro rabbia e il loro cuore nella loro musica e i loro concerti rispecchiano perfettamente il loro spirito punk e il loro impegno sociale. Il consiglio è di non perderle quando torneranno in Italia il prossimo agosto!