Buone notizie dal pianeta The Limiñanas, la band francese infatti ha pubblicato l’atteso album “Faded” che arriva a qualche anno da “Shadow People” (2018), “De Pelicula” (2021) con Laurent Garnier e dopo l’uscita di “Electrified (Best 2009 – 2022)”e “BOOM BOOM” in trio con Pascal Comelade.

Una ripartenza per Lionel e Marie dopo il lungo periodo dedicato a comporre colonne sonore (“Le bel été”, “The World We Knew”, “The Devil Inside Me”, “The Ballad of Linda L.”). Titolo ispirato da “New Age” dei The Velvet Underground per raccontare storie di attrici che hanno brillato in un momento fugace per poi eclissarsi altrettanto rapidamente.
Sparite, cancellate come quei volti in copertina, che i The Limiñanas provano a far rivivere con il loro rodato mix di alt – rock, psichedelia e melodie anni sessanta tra riusciti brani strumentali (“Spirale”, “The Dancer”) e molta passione peccaminosa (l’insinuante “Tu viens Marie?” e l’incalzante “Autour de chez moi”).
Sempre in equilibrio perfetto tra due mondi e due lingue, inglese e francese, ospitano Bobby Gillespie dei Primal Scream in una “Prisoner of Beauty” acida, trascinante, psichedelica e il bello e maledetto Bertrand Belin nell’ipnotica e ritmata “J’adore le monde”.
Nomi scelti con cura tra rock e cantautorato d’autore come dimostrano la deliziosa “Shout” con il suo ritornello psych pop affidata a Rover, la nostalgica “Faded” con Penny e l’intensa “Catherine” con Anna Jean tra tastiere avvolgenti e chitarre o Jon Spencer e Pascal Comelade incisivi e molto cool in “Space Baby” e “Degenerate Star” tra psych rock e elettronica.
Due cover raffinate completano il quadro: un’incredibile “Louie Louie” di Richard Berry sussurrata e distorta e la delicata, soffusa “Où va la chance” di Françoise Hardy entrambe cantate da Marie. Polvere di stelle e animo cinematografico per i The Limiñanas che fanno tesoro delle esperienze passate regalando un dolcissimo, grintoso amarcord che conquista al primo ascolto.