
Andiamo un po’ indietro nella memoria per ricordare John McKay, musicista britannico che è stato il primo chitarrista in studio di Siouxsie and the Banshees. È stato membro della band a partire da luglio 1977 fino a settembre 1979, suonando sugli album “The Scream” e “Join Hands”.
“The Scream”, il primo album dei Siouxsie & the Banshees, è stato pubblicato abbastanza tardi nell’era punk da poter essere considerato il primo album post-punk, con solo piccole tracce di “punk”.
Siouxsie era il fulcro della band, con il suo stile vocale e i suoi testi unici, ma l’innovatore musicale in questa prima formazione era John McKay, che scrisse la maggior parte dei brani dell’album (e singoli come “Hong Kong Garden”), creando un suono di chitarra completamente nuovo, duro e fragile, ma melodicamente inebriante…un suono così unico che fu descritto così da Steve Albini “… ora la gente sta cercando di copiarlo e ancora oggi nessuno capisce come quel chitarrista sia riuscito a far sì che tutto quel rumore si unisse per fare canzoni“.
Il fiorente status di McKay come eroe anti-chitarrista si fermò quando lui e il batterista dei Banshees Kenny Morris – in disaccordo con Siouxsie e il bassista Steve Severin – abbandonarono la band subito dopo l’inizio di un tour a supporto del secondo album del gruppo, “Join Hands”. A parte un singolo solitario sull’etichetta In Tape di Marc Riley quasi un decennio dopo, di McKay si erano perse le notizie in ambito musicale.
Quindi è una grande sorpresa scoprire un sacco di eccellenti registrazioni fatte negli anni subito dopo che lasciò i Banshees, alcune delle quali presentano il batterista Kenny Morris, più Mick Allen dei Rema Rem.
“Sixes and Sevens” è composto da undici brani in studio, tutti masterizzati, che emergono dalle bobine d’archivio: un diamante prezioso e perduto recuperato nei bassifondi del post-punk ma che meritava di vedere la luce.
Ecco in ascolto “The Blessed West” e “Flare”. Il disco esce il 9 maggio.