
Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto.
SPIN DOCTORS – “Face Full Of Cake”
[Capitol Records]
pop-rock
Il nuovo album è il seguito di “If the River Was Whiskey” del 2013 ed è il primo disco del gruppo con il nuovo bassista Jack Daley.
Non pensavamo davvero a un disco. Abbiamo attraversato molte fasi nei nostri 35 anni di carriera, e a volte le cose sono state entusiasmanti, altre volte difficili. Quando abbiamo fatto questo disco c’era un’energia davvero fresca nei brani, la sensazione di aver scoperto le canzoni mentre le suonavamo.
I fan degli Spin Doctors rimarranno a bocca aperta con questo nuovo disco.
BON IVER – “Sable, Fable”
[Jagjaguwar]
indie-folk
Prodotto da Justin Vernon e Jim-E Stack, “SABLE, fABLE” è stato registrato principalmente nello studio April Base di Vernon nel Wisconsin. In un comunicato stampa si legge che la “genesi concettuale” dell’LP è avvenuta all’inizio del febbraio 2022, “quando Stack è arrivato al Base con Danielle Haim“. Aggiunge che: “Rimasti bloccati dalla neve per diversi giorni, le voci di Vernon e Haim si sono intrecciate su “If Only I Could Wait”, un duetto dalla prospettiva cruciale, che parla del non avere la forza di essere la migliore versione di se stessi al di fuori del bagliore di un nuovo amore”.
Come le favole, ogni brano infonde una lezione, e ‘SABLE, fABLE’ parla del ritmo altruistico richiesto quando si è legati a un’altra persona o a un amante: un impegno paziente per trovare il ritmo per migliorare e stare insieme.
THE MARS VOLTA – “Lucro sucio; Los ojos del vacio”
[Clouds Hill]
prog-alt-rock
Nuova uscita per i Mars Volta. In rete si parla di un disco molto jazz, che non manca di portarci nel consueto mondo allucinato e psichedelico.
MESSA – “The Spin”
[Metal Blade]
metal
I Messa sono ormai attivi da 11 anni. L’estrema diversità del loro background musicale si è subito rivelata essenziale nella costruzione del suono della band: Prog, Black Metal, Punk, Dark Ambient, Jazz, Blues e Doom… tutte queste influenze sono state incanalate in un calderone sonoro che la band definisce “Scarlet Doom“.
OK GO – “And the Adjacent Possible”
[Paracadute]
indie-pop
“And the Adjacent Possible” è il quinto album in studio per gli OK Go. La raccolta di 12 tracce segna il primo album della band in oltre dieci anni, dopo “Hungry Ghosts” del 2014.
“Non potrei essere più felice di queste canzoni“, dice Damian Kulash, frontman degli OK Go.
“Sembra quasi un riassunto delle molte fasi che abbiamo attraversato – le band che siamo stati. Nel complesso, è un disco più live e più da band rispetto all’ultimo, ma la sensazione generale è che a questo punto siamo solo noi, a nostro agio nella nostra pelle. Credo che questo derivi dalla sensazione di non dover piantare una bandiera, la nostra bandiera è già piantata”.
NELL SMITH – “Anxious”
[Bella Union]
indie-pop-rock
Le uscite discografiche postume sono sempre cariche di emozioni, ma quando si tratta di un’artista diciassettenne che aveva appena iniziato a lavorare, la commozione è devastante. “Anxious” è una selezione di canzoni che esplorano gli alti, i bassi e l’incertezza della vita adolescenziale attraverso gli occhi di Nell ed è il seguito di “Where The Viaduct Looms”, la sua prima collaborazione con i Flaming Lips che esplorava alcune opere di Nick Cave.
COLD SPECKS – “Light for the Midnight”
[Mute]
alt-pop
Con “Light for the Midnight”, l’artista intraprende il suo viaggio più personale. L’album è una riflessione cruda e profondamente emotiva sulla resistenza, la sopravvivenza e la trasformazione. Una raccolta di ballate ferventi e canzoni pop d’atmosfera, che incanala la voce soul di Spx in mondi sonori di grande respiro. L’album è stato concepito durante un periodo difficile della vita di Spx. Il lavoro è iniziato nel 2019 in mezzo a lotte con la salute mentale, esperienze che sono profondamente radicate nella musica.
MAMALARKY – “Hex Key”
[Epitaph]
indie-pop-rock
“Hex Key”, il debutto della band su Epitaph Records, è un album intricato, infinitamente curioso, pieno di svolte sonore e giocose implosioni di genere. I Mamalarky mescolano sapientemente suoni, tempi e stati d’animo per creare canzoni deliziose e singolari, piene di vitalità.
SEVENDIALS – “A Crash Course In Catastrophe”
[Creation Youth]
indie-pop-rock
I rinomati musicisti Mark Gemini Thwaite, Big Paul Ferguson e Chris Connelly, già membri di Killing Joke, The Mission, Ministry, Revolting Cocks, Murder Inc, Mob Research, si sono uniti per portare un monolite di melodia e malinconia: una serie di canzoni brillanti, che riflettono tutta la tensione, l’angoscia e la bancarotta spirituale dei tempi, insieme ad alcune pulsioni dance più brillanti del neon. Un album che pulsa di elettronica oscura, rock martellante e scintillante psichedelia acida, il tutto contrapposto a quel tipo di melodie coinvolgenti che si insinuano nel profondo del subconscio.
JOE KELLY & THE ROYAL PHARMACY – “Cast Me Down”
[Dirty Carrot Records]
indie-rock
Scritto e registrato parallelamente all’esordio “World On Fire”, “Cast Me Down” è l’altra faccia della medaglia. Gemello non identico e più sregolato, riprende alcuni degli istinti sperimentali accennati nell’album precedente. È una cavalcata inebriante e, sebbene “Cast Me Down” si apra con una gradita ripresa del suono indie-americano che caratterizzava “World On Fire”, un inquietante loop di chitarra preannuncia l’arrivo di una sequenza di canzoni che incanalano lo psych-pop degli anni Sessanta, gli Arctic Monkeys a Rancho De La Luna, il soul della West Coast a tarda notte, Unkle, i Raconteurs, Father John Misty e il secondo lato di “Abbey Road”.
ARMORE – “Perdenti”
[TEGA]
indie-rock
Perdenti, il disco d’esordio di ARMORE, traduce i limiti in linguaggio e la solitudine in ricerca sonora, il risultato sono canzoni che si sgretolano sotto le influenze più varie in cui noise, IDM, no-wave e post-punk convivono con una matrice più cantautorale. Perdenti nasce tra le pareti di una stanza diventata prigione durante il periodo di isolamento del 2020. L’impossibilità di suonare live e la parallela assenza di un budget da cui far fiorire un nuovo progetto, ha messo ARMORE nella posizione di lavorare con ciò che aveva a disposizione, facendo di necessità virtù. L’artista si concentra quindi su pochi strumenti – pianoforte, chitarre e synth accanto al computer – costruendo un mondo sonoro che mescola il calore della materia acustica con l’imprevedibilità della manipolazione elettronica.
BARBADOS – “We Still Care”
[More Letters]
indie-rock
“We Still Care” è l’esordio sulla lunga distanza dei Barbados, uno dei tesori meglio custoditi della musica indipendente pugliese, e non solo. Dopo due EP pubblicati tra il 2015 e il 2016 e un’intensa attività live culminata con l’esibizione al prestigioso Sziget Festival di Budapest, la band torna ad affacciarsi sulle scene con un primo full length registrato da Dario Tatoli al MAT Laboratorio Urbano di Terlizzi e masterizzato da Matilde Davoli al Sudest Studio di Lecce. La formula musicale del quintetto è una miscela sapientemente amalgamata di rock, folk, dream pop e psichedelia. Una sorta di ponte musicale immaginario tra le atmosfere sognanti di Timber Timbre e la grande lezione folk di Bob Dylan.
ROMITO – “Post Tarantella”
[Soundfly]
pop-folk
Romito, la band napoletana che mescola il folk, l’indie e l’elettropop con la sterminata e ormai internazionale cultura musicale partenopea, pubblica oggi il primo album in studio “Post Tarantella”. L’album è una storia musicale di dolore e ricostruzione, un racconto di leggerezza e autenticità, un manifesto di rinnovamento, un’opera in lingua napoletana dallo sguardo musicale rinnovato, contemporaneo e sperimentale.
CASPER SKULLS – “Kit-Cat”
[Next Door]
indie-rock
Lo sforzo congiunto di tutti i membri della band che ha alimentato “Kit-Cat” dipinge un quadro perfetto di ciò in cui i Casper Skulls si sono evoluti dal loro ultimo disco, “Knows No Kindness”, pubblicato nel 2021. Il risultato è un mosaico di 11 tracce sulla vita della band negli ultimi anni, sul lutto di persone care e relazioni perdute, sull’amore per se stessi e sull’amore condiviso tra compagni di lunga data che non solo esplorano nuove ispirazioni liriche, ma mescolano la loro formazione da una traccia all’altra per mostrare la loro forza ultima: la collaborazione.
LAST LEAF DOWN – “Weight Of Silence”
[Lifeforce]
shoegaze – indie-rock
La band svizzera era partita con uno stile dark doom metal. Ora le cose sono decisamente diverse. Dopo una lunga pausa dalle pubblicazioni, la band è tornata nel dicembre 2024 con il singolo “Silence”. Questa canzone tranquilla ed emotivamente carica riflette il caratteristico suono “shoegaze sognante” della band e segna l’inizio di una nuova fase creativa. Il lungo periodo di inattività non è rimasto inutilizzato. Il cantautore Benjamin Schenk ha sperimentato molto e ha anche consapevolmente permesso a nuove idee di far progredire ulteriormente il suono specifico della band. Con la loro miscela unica di rock alternativo, shoegaze e post-rock, oltre alla loro costante passione per la musica, i Last Leaf Down continuano il loro percorso con il nuovo album “Weight Of Silence”.
VALERIE JUNE – “Owls, Omens, and Oracles”
[June Tunes]
r&b/soul
Prodotto da M. Ward, “Owls, Omens, and Oracles” è un momento di svolta. June rivisita le sue radici indie e allo stesso tempo si spinge in avanti con un suono evoluto. È incentrato su una visione gioiosa e spirituale, che celebra la crescita e la resilienza – un album che intende ispirare, guarire e unire le persone attraverso emozioni condivise.
JONI – “Things I Left Behind”
[Hand In Hive]
alt-pop
Quando Joni dice che “il dolore è il prezzo da pagare per amare qualcuno“, lo dice per profonda esperienza. Trasferitasi a Londra da Los Angeles con il suo partner di lunga data e il suo più stretto collaboratore musicale, la cantautrice si è trovata improvvisamente coinvolta in una rottura profondamente sconvolgente, che l’ha lasciata sola in un paese nuovo di zecca, ma che ha anche fatto calare il sipario su una serie di schemi malsani a cui si era abituata all’interno della relazione. Il suo nuovo album è un documento del viaggio tra il prima e il dopo, ed è profondamente personale e fortemente commovente come suggerisce un’istantanea del genere. Composto da dieci nuove canzoni, l’album abbraccia le sue imperfezioni, prendendo spunto da artisti del calibro di Feist, Sparklehorse e Daniel Johnston, ed è tanto una storia di crescita personale e del coraggio delle proprie convinzioni, quanto una storia di strazi e turbamenti.
ROYKSOPP – “True Electric”
[Dog Triumph]
elettronica
L’album “True Electric” è costituito da registrazioni e interpretazioni che intendono catturare l’essenza degli spettacoli dal vivo della band che portano lo stesso nome. L’idea della band era quella di porre l’accento sugli aspetti più “clubbistici” della loro musica, oltre a tornare alle radici nell’ambito della musica elettronica.
I CANI – “Post Mortem”
[42 Records]
indie-rock
Che sorpresa. È appena uscito su tutte le piattaforme digitali il nuovo album de i cani, la band-non-band di Niccolò Contessa, a nove anni di distanza dal disco precedente. A sorpresa, senza annunci e di prima mattina. Si chiama “post mortem”, scritto, registrato, suonato e cantato da Niccolò Contessa al Pot Pot Studio e prodotto da Niccolò Contessa insieme ad Andrea Suriani che si è anche occupato di mix e master.
RIBBON SKIRT – “Bite Down”
[Mint Records]
indie-rock / post-punk
I Ribbon Skirt sono una art-rock band composta da Anishinaabe, un gruppo di popolazioni indigene della regione dei Grandi Laghi, in Canada che negli Stati Uniti. Uno dei principi morali fondamentali degli Anishinaabe è la reciprocità: l’amore reciproco e incondizionato, il fare affidamento sulla propria comunità e il restituire quando si può. I Ribbon Skirt intendono evocare tutte queste emozioni in “Bite Down”, e lo fanno con suoni stridenti, pieni, taglienti, ma anche oscuri, nostalgici e oassessivi.
BONOBO – “Lazarus (Adult Swim Original Series Soundtrack)”
FLOATING POINTS – “Lazarus (Adult Swim Original Series Soundtrack)”
KAMASI WASHINGTON – “Lazarus (Adult Swim Original Series Soundtrack)”
[Milan]
elettronica, jazz,
“Lazarus” è un nuovo anime firmato da Shinichir Watanabe (“Cowboy Bepop”) e vanta musiche di Kamasi Washington, Bonobo e Floating Points. La colonna sonora è raccolta in 3 distinte pubblicazioni, una per ogni artista, e vede la luce oggi.
TARA NOME DOYLE – “Ekko”
[Fat Cat]
folk
Tara Nome Doyle è una cantautrice norvegese-irlandese nata e cresciuta a Berlino. È cresciuta tra la vita di città e la natura incontaminata. La sua musica incarna questi conflitti interiori, variando tra melodie lente e dolci e crescendi estatici, con testi che parlano di riflessioni sulla crisi e sull’appartenenza.
LINO CAPRA VACCINA & MAI MAI MAI – “I Racconti di Aretusa”
[Baccano]
alternative, folk, elettronica
Un incontro tra generazioni e mondi sonori: l’elettronica rituale di Mai Mai Mai si intreccia con il vibrafono e le percussioni minimali di Lino Capra Vaccina, registrati all’interno di una chiesa di Ortigia, in Sicilia.
ANDREA CARBONI – “Passanti, Mostri e Fantasmi”
[1979 Factory]
cantautorato
“Passanti, mostri e fantasmi” è il nuovo e quarto album di Andrea Carboni, un disco fuori dal tempo dove la nuova declinazione dell’anti-pop di Carboni ha dato vita a canzoni che si susseguono come una successione di immagini e testi. Brani che, liberi dalla tipica forma canzone, accompagnano l’ascoltatore nel mondo interiore e nella poetica che permea questo lavoro con cui l’artista si è definitivamente spogliato delle sovrastrutture delle prime uscite. “Passanti, mostri e fantasmi” nasce da una finestra aperta sul mare della Sardegna, in un momento collettivo in cui guardarsi dentro era una delle poche risorse disponibili. Così, mentre i dischi precedenti avevano affrontato temi come l’amore e la critica sociale con uno sguardo sostanzialmente soggettivo, in questo disco lo sguardo diventa in qualche modo circolare. Attraverso otto canzoni si raccontano relazioni fra esseri umani che poi ritornano su loro stesse, un viaggio che mira a mettere in discussione ruoli, decisioni, sogni, ideali, in un continuo nascere e morire di passanti, mostri e fantasmi.
POPULOUS – “Isla Diferente”
[Latinambient/peermusic ITALY]
elettronica
Abbandonarsi a una danza ipnotica e senza fine su un’isola lontana, uscire da se stessi per poi ritrovarsi in armoniosa connessione con il proprio io interiore e il mondo che ci circonda, tra melodie avvolgenti e beat tellurici, sonorità delicate e battiti pulsanti, pad sospesi e ritmiche vorticose: tutto questo nell’attesa ritorno di Populous producer, deejay, sound designer, artista trasversale e visionario, capace da sempre di anticipare le nuove tendenze musicali
ALESSANDRO RAGAZZO – “Tutte Le Nostre Città”
[Rokovoko]
pop-rock
Sonorità che richiamano il cantautorato classico, testi profondi e una voce che accompagna l’ascoltatore: “Tutte le nostre città” è un viaggio nella vita di Alessandro, dove la penna elegante del cantautore si intreccia a un ambiente sonoro onirico, creando un racconto musicale mistico e ipnotico che dà, a chi lo ascolta, l’impressione di essere parte di una maestosa fuga attraverso tutte le nostre città.
ALFIO ANTICO & GO DUGONG – “La Macchia”
[Baccano]
alternative, folk, elettronica
Un viaggio nei ritmi arcaici siciliani rielaborati in chiave elettronica: Go Dugong costruisce un nuovo orizzonte per le percussioni di Alfio Antico, maestro del tamburo a cornice, creando paesaggi sonori sospesi tra passato e futuro.
SEVENTEEN FAHRENHEIT – “Freak”
[soundinside]
pop-rock
Le Seventeen Fahrenheit non hanno paura a esporsi, a dichiararsi parte di una “diversità”, correndo anche il rischio di risultare “Freak” – da qui il titolo dell’album. Vanno contro tutto ciò che è norma e regola comune, facendosi portavoce del malcontento e dell’insofferenza verso una realtà troppo schematica, rigida, che non lascia spazio all’espressione di se stessi. Una scelta che si denota anche dalla scelta della lingua inglese per la scrittura dei testi. Energia, anima rock e suono deciso.
VEGYN & AIR – “Blue Moon Safari”
[Parlophone]
elettronica, dreampop
Continuano le celebrazioni dei 25 anni di “Moon Safari”: il duo francese invita il produttore britannico Vegyn, già collaboratore di Frank Ocean, a reimmaginare il disco con una serie di remix.
MARIA VIOLENZA, IRTUMBRANDA & TROPICANTESIMO – “S/T”
[Baccano]
alternative, psichedelia
Maria Violenza, Irtumbranda e Tropicantesimo rileggono i canti siciliani intrecciando oralità popolare, pathos strumentale e visioni elettroniche. Un dialogo tra radici e altrove.
DAVIDE “BOOSTA” DILEO – “Soloist”
[Sony]
indie-pop
Un pianoforte a coda e una postazione elettronica. Questi i riferimenti strumentali di cui Dileo si serve per esprimere nel nuovo album, e sul palco, le diverse tonalità di colore e le sfumature timbriche che caratterizzano la sua (nuova) musica. Terminato a fine marzo il tour 2025 dei Subsonica, Boosta si presenta nuovamente al pubblico in una chiave più intima e personale, aggiungendo un nuovo capitolo al suo percorso artistico e riaffermando il suo ruolo di innovatore e narratore sonoro. Con “Soloist”, Davide “Boosta” Dileo torna a esplorare e celebrare il pianoforte come protagonista assoluto, declinandolo in tre distinti “abiti” sonori che raccontano altrettanti mondi emotivi e stilistici.
KALI MALONE – “The Sacrifical Code”
[Ideologic Organ]
experimental
“The Sacrificial Code” è l’album rivelazione del 2019 che raccoglie i brani per organo a canne dell’acclamata compositrice Kali Malone. Questa edizione del 2025 è stata masterizzata da Rashad Becker e include il nuovo brano “Sacrificial Code III”.
THE SHAMELESS – “Prayers after Dark”
[Seahorse Recordings]
indie-rock
A tre anni e mezzo di distanza dal precedente “Love Condemnation” tornano i ragusani The Shameless, forse l’unica band italiana a proporre, con stile ed eleganza, un sound vicino a nomi come Gallon Drunk, Grinderman, Tindersticks, fra rock, blues, gospel e jazz. Il sound è più maturo, meno barocco e romantico del precedente, ma sicuramente più disincantato e viscerale.
L’ispirazione è notturna, a tratti liturgica, riprende il filo interrotto con “Love Condemnation” sviscerando ancora più in profondità aspetti quasi estremi caratterizzanti l’animo umano come l’amore, la fede, la rabbia, la speranza e la disperazione e il desiderio di redenzione.
EYEDRESS – “Stoner”
[RCA]
elettronica
Da Manila a Los Angeles il producer filippino Idris Ennolandy Vicuña aka Eyedress compila un altro lavoro ricco di ospiti. In “Stoner” trovi featuring di Mac DeMarco (su due tracce), Marias, Matt Sweeney, Harmony Korine, Chad Hugo e Mayer Hawthorne .
BAIS – “Radical Pop”
[Sugar]
indie-rock, elettronica
12 canzoni che esplorano temi intimi e universali a cura Bais (al secolo Luca Zambelli Bais, classe 1993, cantautore e polistrumentista originario di Bassano del Grappa): un viaggio sonoro che fonde nostalgia e modernità, tra chitarre distorte, synth analogici e liriche intime.
SPAZIO X – “Narrazione” EP
[autoproduzione]
elettronica – pop – hip hop
Spazio X è la community nata in Val di Susa fortemente voluta da Luca Vicini (Vicio, produttore e bassista dei Subsonica), presenta l’EP “Narrazione”, fuori ora su tutte le piattaforme digitali. Spazio X è un collettivo che mira alla crescita artistica e personale dei propri iscritti in cui la musica è la forma principale di espressione. Il collettivo è stato ideato e concretizzato da Luca Vicini e altri artisti affermati ed emergenti della provincia di Torino. L’idea che sta alla base del progetto è quella di scrivere, produrre musica e allo stesso tempo far conoscere a giovani artisti tutto il mondo che le ruota attorno.
GALLUS – “Cool To Drive” EP
[Marshall Records]
indie-rock
L’EP “Cool To Drive” vede i Gallus alzare l’attitudine e attingere al loro suono crudo e punk. L’EP mostra il lato più pesante della band ed è stato prodotto, mixato e masterizzato da Blair Crichton dei Dead Pony.
Ci stiamo spingendo molto di più verso il punk e questo ci sembra molto naturale. L’energia nelle nostre esibizioni dal vivo c’è sempre stata, ma sentiamo che con questo EP la nostra musica è al massimo della sua visceralità e crudezza…anche i testi sono scritti in prima persona di personaggi semi-fantastici. Questa decisione non è mai stata consapevole, ma sfrutta i punti di forza di Barry come ex attore. La natura incentrata sui personaggi fa sì che l’EP sembri quasi una mini-serie.
CLUTTER – “Loves You” EP
[PNKSLM Recordings]
indie-rock
L’EP di debutto di una delle nuove band più eccitanti della Svezia, i Clutter, è arrivato. Dopo l’acclamato 7“ “Jesus/Holy Brother”, pubblicato alla fine del 2024, la band torna con il tanto atteso EP di debutto “Loves You”. Sei brani che incanalano lo spirito del grunge e del post-hardcore attraverso chitarre distorte e voci sfocate, fondendo i toni del rock anni ’90 con il loro nucleo indie post-moderno. Una band che sfiora il caos, ma che resiste. Per i fan di The Breeders, Horsegirl, Sweeping Promises, Dehd, Bar Italia.
KILLS BIRDS – “Crave” EP
[Lucky Number Music]
indie-rock
Prodotto da Aron Kobayashi Ritch l’EP “Crave” è il primo disco di inediti della band dopo l’album del 2021 “Married” e il loro debutto per Lucky Number. Guidati da Nina Ljeti, le rinomate performance dei Kills Birds sono davvero viscerali, con i riff incandescenti del chitarrista Jacob Loeb e i bassi martellanti di Fielder Thomas, ora completati dall’aggiunta del nuovo quarto membro, il batterista Griffin Kisner. Mentre il debutto autointitolato del 2019 catturava la promessa del loro sound di ispirazione grunge e dei testi senza fronzoli di Ljeti, il secondo album del 2021, Married, segnava un notevole passo avanti, con la band che registrava allo Studio 606 di Dave Grohl con il leggendario produttore Yves Rothman. Dopo l’uscita dell’album, i Kills Birds sono andati in tour con Foo Fighters, Sleigh Bells, Shame e Viagra Boys. Ora tornano con rinnovato vigore e un sound ancora più esplosivo.
GO-DRATTA – “Labless” EP
[Baccano]
elettronica
Il nuovo EP di Go-Dratta, compositore di musica elettronica, nato e cresciuto a Palermo, è un viaggio elettronico che attraversa le sonorità del Mediterraneo, tra ritmiche afro-discendenti e modulazioni mediorientali.