
Itchy And The Nits arrivano da Sydney e hanno all’attivo un LP, “Worst Of”, realizzato a marzo dello scorso anno via Total Punk.
Il trio australiano, composto da Eva McGregor insieme a Bethany e Jacinta Little-Woodcroft, propone fantastiche melodie garage-punk irresistibili con canzoni di due minuti o poco più, che le hanno fatto guadagnare paragoni con Nikki & The Corvettes: siamo curiosi di ascoltarle anche dal vivo e ovviamente non potevamo mancare all’ultima data del loro tour italiano.
Stasera ci ritroviamo all’Arci CDC, un piccolo circolo dei dipendenti comunali, che ormai da qualche tempo è stato preso in prestito dallo Splinter Club, che organizza qui alcuni interessanti concerti. Oggi lo spazio è ristretto e, in totale stile DIY, ci troviamo infatti all’interno del piccolo bar: non c’è un palco, ma si suona direttamente di fianco al bancone e l’atmosfera è perfetta per ospitare la quarantina di persone che riempiono la sala.
Sono passati da pochi attimi le dieci e un quarto quando le tre australiane iniziano a suonare: la combo chitarra – basso comincia subito a graffiare sin dall’iniziale “New Theme”, che ci introduce al loro mondo bubblegum-pop semplice, quanto divertente.
Come dicevamo in fase di presentazione le loro canzoni difficilmente superano i due minuti di lunghezza e anche live arrivano fresche e diritte, sparate a ritmi elevati in maniera frenetica, senza mai fermarsi per nemmeno una piccola pausa.
I pezzi, inclusi quelli ancora inediti, sono tutti irresistibili e rispecchiano quella energia garage-pop che le caratterizza sin dagli inizi del loro progetto: come possiamo sentire, per esempio, in “Lies” non c’è bisogno di complicare le cose, anzi è meglio tenere tutto nel modo più semplice possibile, con accordi facili, spingendo a mille sull’acceleratore e il pubblico emiliano (tra cui appare anche Damiano Nigrisoli, frontman dei mantovani Bee Bee Sea) risponde ballando e divertendosi.
La batterista e la chitarrista si alternano ai main vocals, mentre in alcuni momenti li condividono, ma è l’adrenalina che non viene mai a mancare così come le ottime sensazioni melodiche, che sia nella determinazione e nella cattiveria di “Crabs” o negli appiccicosi coretti indie-pop di “Smelly Boys”.
Anche in “Dreamboat” la semplicità è di casa con quei suoi cori “yeah yeah” davvero irresistibili, mentre la successiva “I’m Not Listenin'” è una vera bombetta pronta a esplodere ogni secondo con i suoi toni fragorosi.
C’è anche tempo per una cover, “Tie Me Up” dei Gizmos, altro momento di adrenalina dai ritmi insistenti, prima di chiudere con la frenesia di “Itchy And Nits Theme”, ennesimo attimo di divertimento puro.
Appena quaranta minuti, ma tutti in un fiato: Itchy And The Nits ci hanno fatto passare una piacevolissima serata di melodie appiccicose e poppy e riff garage-punk irresistibili e inarrestabili.