Era l’ottobre 2021 quando i My Morning Jacket pubblicarono il loro omonimo nono LP, ma ora la band del Kentucky è ritornata con questo “Is”, realizzato dalla ATO Records.

Registrato agli Henson Recording Studios a Hollywood, una volta di proprietà niente meno che di Charlie Chaplin, il disco porta subito una grandissima novità per la formazione di Louisville: per la prima volta nella loro quasi trentennale carriera, infatti, Jim James e soci hanno deciso di farsi aiutare da un produttore esterno, utilizzando in questo caso Brendan Benson, un nome davvero importante che ha già lavorato con pesi massimi come Bruce Springsteen, AC/DC, Pearl Jam, Soundgarden, Bob Dylan, solo per citarne alcuni.
Per il frontman Jim James quella di fare un passo indietro è stata un esperienza davveronotevole, ma, come ammesso da lui stesso, alla fine si è riuscito a godere il processo di registrazione più di quanto succedesse prima.
“Out In The Open” apre il disco con un ottimo tono e con arpeggi ripetitivi e quasi ipnotici, prima di lasciare spazio a un coro con un delizioso senso melodico e una grandissima passione nei vocals di James, trasportandoci su territori dai ritmi alti che inducono a muovere il piede e che sicuramente indurranno a facili handclapping nei loro prossimi tour.
Subito dopo “Half A Lifetime”, invece, ci conduce verso terreni Southern-rock, molto più rumorosi ed energici, dove i riff delle chitarre sono i principali protagonisti, anche se la voce di Jim ha un non so che di riflessivo.
“I Can Hear Your Love” ha qualche elemento psichedelico e ci riporta verso gli anni ’70 con toni soft e soprattutto con tanto romanticismo e con piacevolissima leggerezza.
Anche “Beginning From The Ending” ha un certo lato nostalgico con ottime melodie, uno splendido piano, armonie e un ricordo che sembra volerci portare verso la luminosità californiana di qualche decennio fa.
“Die For It”, infine, regala ancora momenti ipnotici e psichedelici accompagnati da lunghe jam e da una notevole intensità chitarristica.
“Is” è un album di valore che sicuramente porterà nuovi fan ai My Morning Jacket: complimenti a James e compagni che, dopo oltre venticinque anni di carriera e dieci LP, sono ancora capaci di costruire lavori così solidi e validi.