Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto.

ARCADE FIRE – “Pink Elephant”
[Columbia]
indie-rock

Registrato al Good News Recording di New Orleans, lo studio di proprietà di Win Butler e Régine Chassagne, “Pink Elephant” è stato prodotto dai due leader della band canadese insieme a Daniel Lanois.

MARK PRITCHARD & THOM YORKE – “Tall Tales”
[Warp]
elettronica

“Tall Tales”, il primo album di Yorke per Warp Records, è un disco stratificato e ricco di texture che incanala molteplici narrazioni e generi. Nel corso dei suoi 12 brani, l’album mette in mostra la maestria di Pritchard nell’uso di macchine obsolete scovate in archivi di sintetizzatori che guida la musica in sentieri inaspettati e sperimentali. Yorke, nel frattempo, offre una performance vocale inquietante ed espansiva, addentrandosi in una narrazione cupa e introspettiva.

MCLUSKY – “The World Is Still Here And So We Are”
[Ipecac]
indie-rock, post-hardcore

Il disco esce a distanza di ben ventuno anni dal precedente, “The Difference Between Me And You Is That I’m Not On Fire”.

THE AMAZONS – “21st Century Fiction”
[Nettwerk]
indie-rock

Un disco che mantiene quella nota aggressiva tipica dei The Amazons, ma risulta più introspettivo, dettato dall’urgenza di rompere il velo di finzione che ci avvolge e ci impedisce di vedere la vita per quello che è: un tentativo di calarsi in una parte che, in fondo, non sentiamo mai davvero nostra ma scritta da qualcun altro.

BRIAN BILSTON & CATENARY WIRES – “Sounds Made By Humans”
[Skep Wax]
indie-pop-rock

Brian Bilston è uno dei poeti più popolari del Regno Unito. I Catenary Wires sono un gruppo composto da Amelia Fletcher, Rob Pursey e Ian Button. Un paio di anni fa, Rob e Amelia hanno saputo che Brian era stato visto indossare una maglietta degli Heavenly a uno dei suoi concerti, sono nate delle amicizie e “Sounds Made By Humans” ha preso forma. L’album non è un insieme di letture con sottofondo musicale: è una raccolta di canzoni, in cui parole e musica si intrecciano completamente. Ci sono strofe e ritornelli. Nessun “riff”, nessuna improvvisazione. Per molti versi, le poesie di Brian sono già come canzoni pop: brevi, dirette e argute; a volte toccanti, a volte pungenti e politiche; ma sempre essenziali e sempre accessibili.

BILLY WOODS – “GOLLIWOG”
[Backwoodz Studioz]
hip-hop

A due anni di distanza dall’ottimo album collaborativo “Maps” (2023), condiviso con il produttore Kenny Segal, torna con un nuovo lavoro il talentuoso rapper newyorchese. “Golliwog” è una raccolta che intreccia horror, umorismo, surrealismo e afropessimismo con la complicità di una schiera di produttori e rapper come Ant, DJ Haram, El-P, Shabaka Hutchings, Kenny Segal e The Alchemist.

INTERIORAMA – “Selva”
[Il Piccio Records]
indie-pop, dub, reggae

Il rapporto fra uomo e natura, l’esigenza di una coesistenza che riavvicina l’uomo alle sue radici; il nuovo LP degli Interiorama, “Selva”, è un invito al riconoscersi come parte di un qualcosa di più grande. A partire da suoni e tematiche tipiche della tradizione musicale latinoamericana, la band dà vita ad un album che esplora panorami musicali variegati. L’album, profondamente narrativo, trova nella giungla un simbolo di appartenenza (“La Sangre”, “Radicao”) e al contempo un’occasione di riscatto sociale e inclusione (“Cumbia de Guardistallo”). Il risultato è un progetto che intrattiene e convince, pur radicandosi nell’intenzione di educare a uno sguardo diverso (e più responsabile) sul mondo.

DAS KOOLIES – “Pando”
[Strangetown]
indie-pop-rock, elettronica

Estendendo la melodiosa e folle storia di tre decenni di progetti dei Super Furry Animals, Huw Bunford, Cian Ciarán, Daf Ieuan e Guto Pryce si riuniscono per annunciare l’uscita del loro secondo album, “Pando”.

MEN I TRUST – “Equus Caballus”
[Independet]
indie-pop-rock

Il trio indie-pop canadese pubblica oggi il secondo disco del 2025.

PETER MURPHY – “Silver Shade”
[Metropolis Records]
indie-rock

Di presentazioni Peter Murphy non ne ha certo bisogno. Quello che possiamo dire è che per questo nuovo album solista abbiamo aspettato 11 anni…sarà ripagata questa lunga attesa?

PUMA BLUE – “antichamber
[Blue Flowers Music]
folk

“Antichamber” segna una svolta sonora per i Puma Blue, con il titola del progetto Jacob Allen che si allontana dalla formazione completa della band, concentrandosi su oscure texture elettroniche e strumentazione acustica. Mentre i precedenti lavori dei Puma Blue si concentravano sul punto di equilibrio tra trip-hop, jazz ed elettronica, “Antichamber” dimostra un approccio crudo e diretto alla scrittura. È un album vulnerabile e di una bellezza travolgente, con voce e chitarra come unici elementi, a volte con narrazioni dense (“arazzo”, “camera d’albergo”) e altre volte con il sentimento più semplice (“in assenza di te”).

COLE PULICE – “Land’s End Eternal”
[Leaving]
jazz, ambient

Nuovo album dopo un’attesa durata 3 anni per il sassofonista e compositore americano che in questo “Land’s End Eternal” al suo jazz ambient meditativo inserisce anche una chitarra elettrica, strumento precedentemente per lui inedito. Nel 2021, durante un trasloco, un amico ha lasciato temporaneamente la sua Stratocaster da Cole. In quel lasso di tempo, il musicista di base in California ha iniziato a sperimentare con la chitarra aggiungendo lo strumento alla sua tavolozza compositiva.


QUINQUIS – “eor”
[Mute]
ambient-elettronica

L’album trae ispirazione dal tempo che Émilie ha trascorso in mare, lasciando la sua isola per navigare dalla Bretagna alle Isole Faroe, passando per l’Irlanda e le isole scozzesi. Più specificamente, è stata ispirata dai movimenti nebbiosi a cui ha assistito, in mare aperto, che assomigliavano a sirene. Pensando ai marinai che nel corso dei secoli avevano visto ciò che aveva visto lei, ha iniziato a immaginare come queste potenti sirene potessero apparire nella vita contemporanea. Nel corso di otto brani, l’autrice intreccia storie di sirene che vorrebbero essere marinai, di sirene che si sono innamorate di sirene e di sirene maledette per aver voluto amare come gli esseri umani, celebrando sempre l’incanto, il potere e il mistero di queste creature fantastiche e il ruolo che svolgono, soprattutto nelle comunità che hanno un legame diretto con il mare.

PREOCCUPATIONS – “Ill At Ease“
[Born Losers Records]
indie-rock

Il nuovo disco della band post-punk di Calgary, nata dalle ceneri degli Women, è stato prodotto dal frontman e bassista Matthew Flegel insieme al chitarrista e tastierista Scott Munro.

Flegel spiega:

Il pozzo delle cose oscure di cui scrivere non si è apparentemente prosciugato e, dal punto di vista dei testi, è quello da cui tendo ancora ad attingere. Scaricare tutte le mie ansie in una canzone è spesso l’unico modo per superare la giornata. Alcune canzoni esistono in un mondo con pianure aride di terra bruciata, coperte da una polvere di vergogna, terrore, morte, dove tutte le cose che amo sono cose che mi uccidono. Alcune provengono dalla prospettiva di un altro mondo lontano, guardando verso il cielo in un oceano fantascientifico di spazio, solitudine, leggera speranza. A volte mi guardo intorno con incredulità al mondo in cui viviamo ora, esilarantemente insoddisfatto di come è andato a finire e supponendo che non ci vorrà molto prima che tutto finisca. Alcune canzoni sono solo un riflesso di me che mi guardo i piedi mentre arranco chiedendomi cosa sto facendo di me stesso e se il terreno mi cadrà da sotto i piedi in qualsiasi momento.

UNWED SAILOR – “Cruel Entertainment”
[Current Taste]
indie-rock

Dopo “Underwater Over There” dello scorso anno, gli Unwed Sailor tornano con un album più duro, con toni di chitarra più cattivi, pur conservando i momenti più sognanti del disco precedente. Entrano alcune nuove influenze come Fugazi e persino Quicksand.

STUDIO MURENA – “Notturno”
[Island]
jazz-rap-pop-elettronica

“Notturno” parla (e suona) a cuore aperto: gli Studio Murena si mettono a nudo come mai prima d’ora, scagliandoci addosso un lavoro intimo e diretto, profondo e dirompente, di un’onestà senza filtri che trafigge e sconcerta. Parole che cristallizzano con precisione chirurgica sentimenti, cambiamenti e riflessioni vissuti negli ultimi due anni si intrecciano con l’inconfondibile e innovativa miscela sonora della band, una perfetta fusione di jazz e hardcore rap venata di elettronica, che in questo album conquista uno spazio ancora più rilevante. Un sound frutto di un’evoluzione naturale e spontanea, che si avvicina alla forma canzone senza esserne risucchiato. Impreziosito dalle collaborazioni con Fabrizio Bosso, Willie Peyote, Riccardo Sala, l’attrice Valeria Perdonò, Rodrigo D’Erasmo, Mezzosangue e 24kili – un rapper misterioso che è il riflesso più cruento della società in cui vive-, gli undici brani dell’album raccontano gli assestamenti di un gruppo in continuo spostamento.

COUNTING CROWS – “Butter Miracle, The Complete Sweets!”
[BMG]
indie-pop-rock

Ecco il primo nuovo materiale dopo “Butter Miracle: Suite One” del 2021: l’album contiene i quattro brani di quell’EP insieme a cinque canzoni originali inedite.

DERADOORIAN – “Ready For Heaven”
[Fire]
alt-pop

Deradoorian torna con “Ready for Heaven”, che tratta di cielo e terra, dannazione e salvezza. Si tratta di un classico insieme di quaranta minuti con canzoni pop curiose, benedette da una leggerezza di tocco e da un’acutezza che non possono non affascinare l’ascoltatore.

ADULT MOM – “Natural Causes”
[Epitaph]
indie-rock

Nei suoi nove brani, “Natural Causes” mescola la vivacità e l’eclettismo del jangle-pop dei R.E.M. con la profondità soul di Lucinda Williams. Se da un lato mette in luce le canzoni più espressive ed esuberanti degli Adult Mom, dall’altro rappresenta il loro lavoro più scarno e cupo.

TRAMONTANA – “Ferite”
[Kosmica Dischi]
emo-punk

Un disco di sincero midwest emo che incontra anche il post punk. Intenso, guarda alla vecchia scuola ma sa aprirsi anche nuovi spiragli e nuove vie, mantenendo alto il tasso emotivo. Un tuffo negli anni ’90, come se fossimo ancora in quel mondo tagliente ed esplosivo che ci faceva battere il cuore di casa Deep Elm o Jade Tree Records, fatto con cuore e passione.

NADA – “Nitrito”
[Santeria]
indie-rock

Le registrazioni del nuovo album sono state effettuate a Bristol e ancora una volta Nada si è affidata alla produzione di John Parish con cui prosegue così la sua collaborazione iniziata con “Tutto l’amore che mi manca” (2004), recentemente masterizzato e stampato per la prima volta in vinile e in una nuova edizione su CD (e contenente anche il brano “Senza un perché”, scelto dal regista Paolo Sorrentino per la serie “The Young Pope”), e proseguito poi con “E’ un momento difficile tesoro (2019) e “La paura va via da sé se i pensieri brillano (2022).

THE KOOKS – “Never/Know”
[Lonely Cat]
pop-rock

Le note stampa dicono un ritorno al marchio di fabbrica della band, un songwriting fatto di inni e una celebrazione del loro gusto per dischi classici e senza tempo. L’album di 11 tracce, autoprodotto dal frontman Luke Pritchard, è nato dalla missione di riconnettersi con la spinta creativa originale e l’identità della band. Il risultato è un album che racchiude la magia del loro debutto, avventurandosi al contempo in territori inesplorati.

THE HEAD AND THE HEART – “Aperture”
[Verve Forecast]
indie-pop-folk

“Aperture” è il lavoro di una band che ritrova la sua unità, raggiungendo livelli inimmaginabili di cameratismo e di rischio reciproco. Con ogni canzone corroborata dal senso di un nuovo inizio, “Aperture” è l’album più vitale e toccante dei The Head And The Heart.

ANGELO SICURELLA – “Ancora più buio”
[Limonare Lunare Records]
elettronica

Sound intriso di industrial, noise e sintetizzatori incisivi, con un carattere clubbing a tratti irriverente che valorizza la scrittura di Sicurella – artista capace di esaltare i suoni così come le parole. Il disco affronta le tematiche della violenza, dell’amore tossico e di una deriva verso una dipartita senza spiragli di remissione. Un album che sa prendere ispirazione da un certo underground, anche italiano del recente passato, riuscendo a suonare attuale, in riferimento alla nuova scena alt rock internazionale imbevuta di elettronica.

BRANDON – “Before You Go”
[Secretly Canadian]
R&B, soul

Una raccolta di canzoni alt-guitar-pop infuse di soul e R&B: l’album esplora le linee sfocate tra passato e presente, tra crepacuore e guarigione.

NILS FRAHM – “Night”
[Leiter]
piano

Registrato con un Klavins M450, iconico pianoforte disponibili negli studi dell’etichetta Leiter, “Night” è il nuovo introspettivo e intimo disco per piano che riporta alla mente i grandi classici del compositore tedesco: “The Bells” e “Felt”

LE VOLUME COURBE – “Planet Ping Pong”
[Duophonic]
alt-pop

L’album include contributi di Noel Gallagher (Charlotte era la tanto famosa suonatrice di forbici negli High Flying Birds dello stesso Noel), del compianto Terry Hall, di Andrew Innes dei Primal Scream e di altri ancora.

EUGENIO FINARDI – “Tutto”
[EFSOUNDS]
pop-rock-cantautore

Con questo disco, il 20° di brani originali, Eugenio Finardi firma quella che potrebbe essere la sua ultima opera inedita, una sorta di testamento musicale e spirituale, carico di consapevolezza, libertà espressiva e ricerca interiore. Capace di fondere il linguaggio cantautorale con una nuova forma di sperimentazione lirica e sonora, gli 11 brani che compongono l’album affrontano con lucidità e sensibilità i grandi temi del presente: dalla crisi sociale e politica ai misteri dell’esistenza, passando per riflessioni su amore, destino, fisica quantistica e spiritualità.

M83 – “A Necessary Escape”
[M83 Recording]
elettronica

Si tratta del lavoro per “Dakar Chronicles”, un nuovo misterioso documentario diretto dall’attore e sceneggiatore francese Jalil Lespert.

SOLOINSIEME – “SI”
[XD4E]
indie-rock

“SI” è un disco che nasce a Roma in seguito ad un ritiro fuori dalla città e che mescola cultura pop, esplosività punk e radici italiane. Registrato e prodotto con urgenza e strumenti essenziali: laptop, chitarre, synth e voci one take.

SPACEY JANE – “If That Makes Sense”
[Concord]
indie-pop

La band indie rock australiana Spacey Jane è tornata con un nuovo album, prodotto da Mike Crossey (Arctic Monkeys, MUNA, The 1975). “If That Makes Sense” – la raccolta più completa e ambiziosa del quartetto fino ad oggi – è un album che analizza i grandi temi: il dolore e la nostalgia; come il passato prefigura il futuro; la riscrittura del copione. Come frase, “se questo ha senso” è spesso usata come una domanda senza punto interrogativo, una richiesta di rassicurazione che può segnalare una mancanza di fiducia in ciò che viene espresso. Eppure, gli Spacey Jane non sono mai stati così grandiosi, brillanti o sicuri di sé.

LAIBACH – “Alamut”
[Mute]
sperimentale-elettronica

“Alamut” è un’opera sinfonica originale dei Laibach basata su una famosa storia persiana dell’XI secolo, narrata dallo scrittore sloveno Vladimir Bartol nel suo romanzo omonimo pubblicato nel 1938. Il personaggio centrale è Hassan-i Sabb?h, il carismatico leader religioso e politico degli Ismailiti Nizariti e fondatore di una misteriosa formazione militare nota come gli Assassini, il cui nome è ancora oggi temuto e rispettato. Hassan-i Sabb?h è un profeta autoproclamato che guida una guerra santa contro l’Impero Selgiuchide dal suo nido d’aquila: il castello di Alamut. “Alamut” analizza i meccanismi della propaganda all’epoca in cui Bartol, autore sloveno, assistette all’ascesa del fascismo a Trieste, in Italia, dove viveva.

BELIZE – “Phantom Favola”
[Woodworm]
alternative-rock

“Phantom Favola” è il disco della rinascita dei Belize. L’album è contraddistinto da una grande cura del suono, dal Rock Alternativo americano anni 90 alla scena alternative italiana degli anni 2000, il tutto rivisitato in chiave moderna.

MARTINA ATTILI – “Signorina Rivoluzione”
[ZooDischi/ADA Music Italy]
indie-pop

Martina Attili torna a raccontare il senso di trasformazione che accompagna i vent’anni, quel periodo di profonde metamorfosi, proprio come una rivoluzione dopo la quale nulla è più come prima. La sua penna è unica e lo stile inconfondibile le consentono di trattare temi profondi con sensibilità e intelligenza. L’album “Signorina Rivoluzione” è un viaggio tra certezze che crollano e nuove verità da costruire. Con un occhio sempre attento all’attualità, a ciò che ci circonda e non può restare inosservato, toccando tematiche che toccano la cantautrice nel profondo: dalla guerra al rapporto con Dio.

CECE – “Per amore della febbre”
[autoprodotto]
pop-cantautorale

Si tratta di una fusione di musica d’autore, pop e influenze mediterranee senza tempo. Cece è identità, tradizione ma anche cuore e spirito; un appassionato cantore dell’animo umano, delle sue contraddizioni, secondo la migliore e più autentica tradizione cantautorale italiana.

SACROBOSCO – “Apes + Tigers”
[Antinational Noise]
sperimentale-jazzcore

Nuovo capitolo con la sua etichetta Antinational Noise e la collaborazione di Audioglobe. Il disco è frutto di un ciclo di registrazioni evolutosi durante i live promozionali dei dischi precedenti, contesto in cui prende vita la fondamentale collaborazione con Paolo Raineri, trombettista di Ottone Pesante noto per il suo lavoro con Calibro 35 e Iosonouncane, il cui apporto ha contribuito ad espandere il sound verso territori jazzcore e ad ampliare la line up dal vivo, che ora vede in pianta stabile Raineri alla tromba con l’aggiunta di Gioele Pagliaccia alla batteria. Il concept si ispira alle sonorità lo-fi del mixtape su musicassetta, replicando la magia del suono che veniva a crearsi quando si sovraincideva su nastro lasciando echi di registrazioni precedenti. Ciò che ne risulta è un racconto sonoro multidimensionale in cui frammenti di brani dimenticati riaffiorano improvvisamente come spettri in una trama surreale.

PLANET OPAL – “Recreate Patterns, Release Energy”
[Dischi Sotterranei]
indie-rock

Il disco è stato registrato tra Bergamo e Berlino, le città dove vivono rispettivamente i due componenti Leonardo De Franceschi (batteria) e Giorgio Assi (produttore, sintetizzatori e voce). Il concept ruota attorno a una riflessione su come le abitudini e i modelli radicati possano intrappolare l’individuo, da cui deriva la volontà di rompere tutti gli schemi ripetitivi attraverso l’espressione di un’energia più autentica e libera, identificabile nella musica: il risultato è un caleidoscopio sonoro che mescola influenze diverse – dal krautrock al grunge, dallo shoegaze all’elettronica più sperimentale – spaziando tra atmosfere oniriche e pulsazioni incessanti.

GIOIA LUCIA – “Forse un Giorno”
[Artist First]
songwriting

Gioia Lucia ha 22 anni e ha iniziato a scrivere musica durante la scuola, continuando poi a coltivare questa passione. La sua musica è un viaggio introspettivo che riflette la sua esperienza, fatta di gioie e drammi personali. 

ANDRE’ 3000 – “7 piano sketches” EP
[Epic]
piano

Al recente Met Gala Andrè 3000 si è presentato sul red carpet “indossando” un pianoforte a coda. Tutto architettato per spingere la promozione di questo nuovo EP che a differenza del precedente, realizzato su composizioni di flauto, gira interamente intorno al pianoforte:

Questi sketch per pianoforte sono improvvisazioni. Per evocarli, allungo le dita sui tasti e le muovo in modo casuale ma mirato finché non trovo qualcosa che mi piace o mi sembra interessante. Se mi piace davvero, provo a ripeterlo. Non riesco a ricordare quali note, tasti o accordi sto suonando. Mi piace semplicemente il suono e la meccanica del pianoforte. Alcuni dei miei compositori e musicisti preferiti che mi ispirano sono Thelonious Monk, McCoy Tyner, Philip Glass, Stephen Sondheim, Joni Mitchell e Vince Guaraldi.

VOV VOV! – “Sunbathing In A Magnetic Field” EP
[Factory Flaws]
indie-pop-rock

I VOV VOV! raccontano così l’EP:

Le cinque tracce hanno origine da improvvisazioni in studio, a volte da un giro di accordi o da una melodia iniziale, altre volte abbiamo ripreso parti emerse durante jam session. L’EP è il risultato della sinergia che si è creata a partire dalla nostra formazione (2023) e delle contaminazioni sonore che ci hanno ispirato, come la ripetitività del Kraut Rock e le atmosfere malinconiche dello Shoegaze. Da questi riferimenti, abbiamo cercato di prendere ciò che più ci interessava. L’EP racchiude quindi uno spazio sonoro multiforme, è come assistere all’evoluzione di un paesaggio e ogni traccia è un punto di stazionamento differente. Non abbiamo ancora provato a rientrare in un minutaggio “radiofonico” nell’arrangiamento dei brani, stiamo dando spazio alle tracce così come sono state pensate, anche per restituire un senso di astrazione e immersività.

NOT MY VALUE – “Dream – Side A EP”
[autoproduzione]
elettronica

Le sonorità del disco spaziano dal trip hop al dream pop, con incursioni nella dark wave e momenti di dark ambient. La voce delicata e riverberata si fonde con la confusione dei cori in reverse (come Lynch insegna) e si fa spazio in un mondo sonoro popolato da chitarre elettriche, synth, glitch e bassi distorti. Ogni traccia è un’onda che si muove tra calma malinconica e caos controllato, creando un’esperienza che guida chi ascolta in un mondo onirico e malinconico.

SELENIO – “Credo davvero che il fiume sia meglio del mare EP”
[TSCK Records]
indie-pop

Il titolo è una provocazione che ci invita a pensare fuori dagli schemi, in modo da capire cosa ci piaccia davvero e cosa invece viene scelto da altri. Un inno all’autodefinizione e all’accettare il fallimento come crescita. Attraverso le cinque tracce, il cantautore irpino parte dal songwriting, attraversa i sentieri di quello che definisce contro-pop e dopo aver fatto il giro a Londra (dove è girato il video di “Ragazza Fatality”) e a Torino (dove produce insieme all’amico Fractae) torna nella sua verde Irpinia risalendo i percorsi dei fiumi.

SUNDAY (1994) – “Devotion” EP
[Arista Records]
indie-pop-rock

L’EP di sei tracce promette di essere un sequel del loro debutto.

Siamo entusiasti di svelare “Devotion”, il nostro secondo EP

dice la band

Un compagno febbrile del nostro primo. Ogni canzone dialoga, cospira o continua la storia di una precedente. Non vi diremo quale, la scoperta è molto divina. Chiamatelo un salmo per i disincantati. O… un EP. Come preferite.

L. MAILAND – “The Slow Fire Of Sleep” EP
[Island]
indie-rock

L.Mayland delle The Last Dinner Party va da sola con il il suo EP di debutto.

Mayland dice:

Questi brani sono sicuramente nati nei periodi in cui ero ferma dai tour con la band. Mi sono ritrovata improvvisamente nel mio appartamento silenzioso e ho riempito quel silenzio con la mia chitarra e queste canzoni tristi. È stato un modo per elaborare ciò che stava accadendo nella mia vita, per tornare a me stessa.

LE CITTA’ DI K – “II” EP
[Viper Records]
indie-rock

C’è un filo teso che attraversa “II”: un’elettricità costante che vibra tra rabbia e malinconia, caos e ossessione, seduzione e distruzione. Le sette tracce dell’album sono frammenti di una realtà instabile e sospesa, che incide sul corpo e sulla memoria il peso di ciò che non si può cancellare: l’amore e la rabbia, il senso di smarrimento e di isolamento, gli incontri fugaci e le solitudini scandite dal battito metropolitano. “II” è un album senza filtri, diretto e viscerale, che fonde chitarre affilate e ritmiche serrate mentre la voce si muove tra confessione e sfida, tra ironia e disperazione, lasciando addosso il sapore crudo della realtà. Le canzoni non cercano conforto: oscillano tra inquietudine e esplosione, come un valzer sbilenco danzato sul bordo di un precipizio. Come una notte insonne in una città troppo grande, tra luci al neon e silenzi assordanti.

SODA BLONDE – “People Pleaser EP”
[Soda Blonde]
indie-rock

Il progetto di cinque tracce è stato scritto, registrato e prodotto interamente dal quartetto. Esplora quella che viene descritta come “la silenziosa autodistruzione che può derivare dal bisogno di essere desiderati“. Ogni traccia cattura un lato diverso del critico interiore, attraversando temi come l’illusione romantica, la vergogna nascosta, il rimpianto persistente e la disconnessione emotiva.

NO WINDOWS – “The Great Traitor” EP
[Fat Possum]
indie-rock

L’EP di sei tracce segue la pubblicazione di “Point Nemo” del 2024 e segna il primo materiale dopo la firma con Fat Possum Records. La nuova raccolta è stata prodotta da Ali Chant, noto per il suo lavoro con Dry Cleaning, Sorry e Yard Act, allontanandosi dalla precedente configurazione di registrazione in camera per passare a un ambiente di studio completo. Il polistrumentista Morgan Morris e la paroliera Verity Slangen hanno evoluto il loro sound per il nuovo EP, incorporando influenze di pop da camera degli anni ’70 e composizioni di colonne sonore.

SOFTIE – “Sommersault” EP
[Chreub Dreams]
indie-rock-shoegaze

Swirlies, Drop Nineteens e Astrobrite, questi potrebbero essere i punti di riferimento della band. Nuove strade per lo shoegaze che dimostra sempre una nuova vitalità.

CHAPTERHOUSE – “White House Demos” EP
[Sonic Cathedral]
shoegaze

4 canzoni datate 1989 ritrovate negli archivi della band. Delle quattro tracce, “See That Girl” è l’unico brano inedito. Le altre tre consistono in “Ecstasy”, un brano che si trova in varie versioni tra le compilation dei Chapterhouse nel corso degli anni; “Guilt”, un brano che si trova nel loro debutto del 1991 “Whirlpool” e “Die Die Die”, anch’essa presente in “Whirlpool” ma come bonus 12 pollici. I brani sono stati prodotti al White House Studio nel gennaio 1989, quando la band aveva suonato insieme solo quattro concerti.

KILL YOUR BOYFRIEND – “Disco Kills” EP
[Sister 9 Recordings]
indie-rock, post-punk

“Disco Kills” vede il duo, composto da Matteo Scarpa e Antonio Angeli, sperimentare nuovi suoni che tendono alla musica elettronica, creando uno spazio più rarefatto per le chitarre pur mantenendo le atmosfere dark che li contraddistinguono. L’EP è nato dal loro desiderio di esplorare le speranze, le ossessioni, le illusioni e le delusioni dei tanti giovani che frequentano club e luoghi di ritrovo durante i cosiddetti anni della “crescita”, in un momento in cui tutti sono ancora alla ricerca del loro vero sé.

JOE GODDARD – “Kinetic” EP
[Domino]
elettronica

Raccolta di cinque brani più incentrati sul sound dei club rispetto ad “Harmonics”, “Kinetic” vede la partecipazione di diversi ospiti, tra cui Dynamite MC, SUKU di Ward 21 e Pinty. L’EP è più ispirato al garage e ha un impatto pieno di vitalità.