Dreams Go è un album intenso, carico di tensione, compatto e drammatico, con tanti momenti di ottima elettronica pop. Lungo tutto il disco i suoni coraggiosi, oscuri ed eterei insieme, e la voce toccante di Channy Leanagh restituiscono perfettamente la malinconia sintetica del miglior electro-pop e ci rimandano ora a dolci decadimenti anni ottanta e ora a qualche dancefloor glaciale sperduto tra le aurore del Nord. L’atmosfera dell’album è fortemente coesa e modellata dal dolore, la perdita e l’incertezza. Ogni traccia è parte di un flusso narrativo e ci avvolge emotivamente.

La formula è sicuramente quella riconoscibile dei Poliça e molto si gioca sul contrasto: la voce sottile contro le tessiture sintetiche, il movimento ritmico contro il silenzio che si insinua. L’ascolto concede comunque tante piccole sorprese e si rivela molto appagante nonostante il disco conti solo otto tracce.
“Carlines” ci introduce ai toni emotivi dell’opera e ci prepara all’esplorazione più profonda che seguirà. “Wound Up” ha un interessante e sensuale alone reggae che si lega alla grande con la performance vocale di Channy. “Revival” ci regala echi di synth in slow motion e qualche stop and go che isola la voce delicata e algida. “Creepin” e “Wasted Me” sono i più alti del disco. Oscure, ipnotiche, sognanti con alcune dissonanze che rendono questi due pezzi drammatici e tesi quanto basta. “Li5a” e “She Knows Me” raccontano il lato più romantico dell’album. La prima con un colore dreamy che sboccia tra campi ambient-pop, la seconda con inserti elettroacustici che l’avvicinano al folk. La title-track chiude il lavoro con un’atmosfera soul che porta definitivamente la pace dopo un cammino tortuoso.
Dreams Go non è un album accattivante ma dà la sensazione di qualcosa di prezioso e profondo pur rimanendo nell’estetica electro-pop e questo non è per nulla facile.













