Come mi diceva qualcuno qui dentro: “Sachiel fai pace con la wave!”.
Sinceramente non mi va di scendere a compromessi con i miei gusti, la wave attuale mi annoia abbastanza. Qui ce n’è un bel po’ e convive con lo spirito punk tipicamente british di fine ’70, ma tutto sommato mi annoio di meno, a tratti mi diverto pure.

Il perchè non lo so di preciso, ma i Biography Of Ferns mi stanno simpatici, rinfrescano l’aria liquida che mi bagna le magliette e mettono carburante nel serbatoio vuoto della mia testa, completamente a riserva di energie e voglia di fare. La voce di Justin Hamacher è sguaiata quanto basta per ricordarci che il punk non è roba per cuori teneri, il resto lo fanno i riff di chitarra e le melodie a presa rapida. Un piacevole mix dei primi Cure, del punk inglese e della successiva wave.

Tutto già sentito milioni di volte, ma una volta tanto ci si diverte pure. Poi trovare altre parole che siano diverse da quelle solite ed abusate per descrivere dischi del genere mi sembra impossibile: è tutto così asciutto e nitido che non serve scavare a fondo per capirlo. Per cui, per una volta tanto ritengo valga la pena dare un ascolto ed una possibilità all’ennesima band che fa della (Nu)- wave il proprio campo di battaglia musicale. Però, se proprio volete saperlo, io quella pace invocata prima non l’ho ancora fatta.