TITOLO DEL TEMA: Dimostra in non più di tremila battute che un disco glitch-pop ha ancora senso nel 2009

SVOLGIMENTO:
Il glitch-pop è un suono figlio della tecnologia del nostro tempo. Prendere suoni, lavorarli di fino, frantumarli, ovattarli, ricompattarli in un nuovo tessuto sonoro è qualcosa che può essere fatto solo mediante un laptop, una diavoleria tecnologica che tra le altre cose permette di fare musica più o meno pop a chiunque sia dotato di un po’ di estro, inventiva e pazienza. Non sempre la musica che viene prodotta mediante l’utilizzo di laptop ed opportuni plugin è bella musica, ma il processo che sta alla base di tutto questo è assolutamente democratico perchè rende possibile creare stando comodamente seduti nella propria cameretta, e magari succede pure che si riesce a far arrivare al mondo esterno le proprie opere, si riesce ad ottenere un buon feedback e si diventa (relativamente) famosi. E la musica da cameretta per eccellenza è il glitch-pop, più o meno una mistura in parti variabili di ronzii e disturbi elettronici, parti suonate con strumenti acustici, archi sintetici e non, un suono che volente o nolente ha caratterizzato un’epoca ed è stato molto importante ma che ormai ha fatto il suo tempo proprio perchè in questo campo tutto è stato detto, e dunque il musicista da cameretta che oggi osa avventurarsi nell’universo glitch rischia solo di scimmiottarne gli stereotipi.
Fine del pistolotto introduttivo.

E con che stato d’animo ci si può mettere ad ascoltare un disco glitch-pop uscito nell’anno 2009? Scarsa fiducia, timore di annoiarsi, timore che tutto finisca con lo spegnimento dell’impianto stereo dopo tre tracce in favore di una bella passeggiata all’aria aperta, fuori da quel luogo di perdizione chiamato cameretta, un luogo che tanti danni ha indirettamente prodotto al mondo della musica moderna in quanto ha dato i natali al glitch-pop. Ed invece ““ sorpresa delle sorprese – “La Llama” di Savath & Savalas complessivamente è un bel disco e si ascolta che è una meraviglia, ideale sottofondo per momenti di quiete e relax, viaggi e miraggi et all’occorrenza altre cose piacevoli. Innanzitutto dietro a tutto ci sta quel gran genio di Scott Herren ““ uno che a quanto pare è dotato della capacità  di trasformare in oro tutto ciò che tocca, e che è pure dotato della capacità  di produrre musica senza fermarsi mai, vista la sua praticamente sterminata produzione ““ e si sente, e poi le influenze tropicaliste che ti pare di essere in Brasile ai tempi in cui un nugolo di artisti cercava di combattere la dittatura a colpi di chitarre acustiche e psichedelia fanno il resto.

A volte si ha la sensazione che la musica proceda con il pilota automatico, ma è solo un’apparenza: perle come “Carajillo”, “La Loba”, “Pavo Real” e “Me Voy” non si regalano a nessuno e sono capaci di coinvolgere emotivamente anche il più freddo degli ascoltatori, ed il disco parte, finisce e vorresti che ripartisse da solo, senza nemmeno dover fare la fatica di premere di nuovo il tasto play.
E, trattandosi di un genere musicale in cui tutto è stato detto già  prima del 2004, non è cosa da poco.

Cover Album
MySpace
La Llama [ Stones Throw – 2009 ]
BUY HERE
Similar Artist: Mùm, Air, Juana Molina, The Books, Mouse on Mars, Tunng
Rating:
1. Intro
2. La Llama
3. Las 7 Sendas
4. Carajillo
5. Una Cura
6. Pavo Real
7. El Colleccionista
8. Sounds of Bowery
9. La Loba
10. Pajaros En Cadaques
11. Me Voy
12. Untitled
13. Barceloneta
14. Postlude
15. No Despiert
16. Adeu