Brian Joseph Burton in arte Danger Mouse e Karen O (la scatenata frontwoman degli Yeah Yeah Yeahs) si conoscono dal 2008 ma solo nel 2015 hanno cominciato a pensare a un album insieme. Colpa degli impegni di entrambi, soprattutto di Danger Mouse che dopo aver sconvolto i tradizionalisti con “The Grey Album” e trovato il successo con gli Gnarls Barkley è diventato uno dei produttori più richiesti, collaborando con Black Keys, Gorillaz, Jack White, Parquet Courts (solo per citarne alcuni) e fondando i Broken Bells insieme a James Mercer dei The Shins.

Non sempre le amicizie o affinità  musicali si trasformano in collaborazioni di livello, ma la coppia Karen O ““ Danger Mouse funziona sin dalle prime note. “Lux Prima” è un album dinamico che racconta le mille sfumature della notte con la disco gentile di “Turn The Light”, “Ministry” e l’inno femminista “Woman”. I nove minuti e i mille cambiamenti di ritmo della title track messi in apertura potevano essere un azzardo invece sono utili a capire dove porterà  l’estro dei due, aiutati dalla fida chitarra di Nick Zinner e da Daniele Luppi che ha curato alcuni arrangiamenti.

Un pop raffinato e vagamente psichedelico che conferma ancora una volta le doti produttive di Brian Joseph Burton e mostra il lato più dolce di Karen O, che nel percorso solista culminato con l’album “Crush Songs” si è allontanata sempre di più dal rock avvicinandosi a sonorità  sognanti e oniriche che può esplorare a volontà  in “Drown”, “Reveries” e nella conclusiva “Nox Lumina”.

Nove brani che giocano con tensione e mistero, non regalano particolari sorprese e non sfigurerebbero come colonna sonora di un film di Spike Jonze, ideatore tra l’altro dell’esibizione del duo al “The Late Show With Stephen Colbert”. Pare che invece del classico tour sarà  un’installazione multimediale chiamata “An Encounter with Lux Prima” ad accompagnare il disco, scelta forse obbligata ma interessante e adatta al mood dell’album.

Credit foto: Eliot Lee Hazel