Tre anni di attesa. Tre anni in cui i The Shivas non si sono presi la classica pausa per “cercare di capire dove siamo, cosa siamo, dove stiamo andando” o per intraprendere nuove esperienze con altri gruppi o supergruppi. I The Shivas (peccato italianizzarlo con “gli Shivas”, suona davvero male) sono talmente maniacali nel loro lavoro che sono servite ben tre sessioni di registrazioni per arrivare al prodotto finito, quel “Dark Thoughts” che rappresenta il loro sesto album, a tre anni appunto, da “Better Off Dead”. è anche il loro primo album con l’etichetta Tender Loving Empire ed è stato prodotto da Cameron Spies (Radiation City, Night Heron). Se “Better Off Dead” fu una svolta decisa rispetto ai lavori precedenti, un album dai ritmi più blandi, a tratti onirico, chitarre slide, addirittura un walzer e suoni lo-fi, in questo nuovo album i ragazzi di Portland tornano alle origini.

Già  l’opener “Gloria” con l’intro di chitarra deciso e garage disegna una spessa linea di demarcazione con il passato più recente. Ritroviamo il surf-psichedelico che ha in “Start a Fire” un piccolo capolavoro che si sviluppa in neppure 2 minuti e mezzo di pura energia garage. Di Kristin Leonard, batterista e songwiter è “If You See Me”, do woop in perfetto stile anni ’50 che è un altro dei generi a cui s’ispira la band. Jared Molyneux è invece protagonista in “I Want You”, romantica ballatona blueseggiante. Kristin e Jared, sposi nella vita sono anche le due eliche del DNA compositivo a cui si uniscono Eric Shanafelt al basso e l’altro chitarrista Jeff Boyardee.

“Dark Thoughts” è l’album della maturità  dei The Shivas. Non so esattamente cosa può significare questo concetto, viene spesso usato per dare ad un artista una sorta di giudizio positivo legato a chissà  quali criteri. Quindi no. Chissenefrega della maturità . Poi quando si è maturi ci si rilassa giustificando l’appiattimento e le pantofole con questa scusa. Ascoltimoci invece “Can’t Relax” che ci viene in soccorso e speriamo sia anche un invito ai The Shivas a continuare nella loro crescita che con questo album è decisamente confermata.