A volte, non sempre, la somma di talenti funziona, come in questo caso. Amelia Fletcher (Heavenly, Talulah Gosh), Rob Pursey (Heavenly), Ian Button (Thrashing Doves) e Hue Williams (The Pooh Sticks) danno vita al progetto Swansea Sound, nato durante il lockdown, vuoi per passare il tempo, vuoi perchè eroi simili lontano dalla musica non ci sanno stare. Ne nasce una band frizzante e pimpante, che guarda all’indie-rock con spirito ironico, genuinamente DIY, divertente e divertito, anche se un “cuore politico” non manca. Sembrano dei ragazzini spigliati che si ritrovano nello scantinato e ci mettono intensità  e passione, invece il loro CV ci dice che qui abbiamo dei veri e propri veterani, che non hanno perso però quell’approccio sano e grintoso alla materia indie-pop e sopratutto sanno dosare alla perfezione testa e cuore, sopratutto in testi sagaci, taglienti e pure auto-ironici (“I Sold My Soul On eBay”, tanto per fare un esempio).

Parlavamo di cuore politico. Certo. Quando c’è di mezzo una personalità  come Amelia Fletcher l’occhio alla realtà , vista sempre con piacevole senso critico e riflessivo, non manca mai. In “Let It Happen” fa capolino anche la nostalgia, e la cosa non ci disturba affatto.

Dopo un po’ di singoli di rodaggio ecco quindi il bel disco d’esordio che è proprio come ci aspettavamo. Accattivante e coinvolgente quando l’anima punk prende il sopravvento e le due voci duettano in modo spigliatissimo, ma anche così delizioso quando è il pop che prende in mano il timone, per guidarci su rotte più tranquille (“Pasadena”, per dire, sentite che spettacolo…).

Melodie a presa rapidissima, un gusto musicale che ci riporta indietro nel tempo, ma l’acume giusto per lasciare il segno ai giorni nostri. Si, questa volta la somma di talenti funziona alla grande!