Un disco accorato e sincero l’esordio di PON¥ uscito il dieci marzo per La Valigetta, storica etichetta indie. Otto brani in bilico tra cantautorato e folk elettro – acustico, fatti di parole e silenzi dove nascondersi “come i mostri quando fa giorno” ammette candidamente l’artista nella press release.

Melodia e sperimentazione – “Alamo” ad esempio con falsetto pronunciato, un arrangiamento scarno e intenso o il crescendo orchestrale di “È successo qualcosa” – si fondono perfettamente con la semplicità solo apparente di “Safari”, “Dentro” e “I treni” dove a dominare è la chitarra acustica che accompagna la voce.

La vulnerabilità di “Branchie” e la coda affidata a “Riverberi” che insieme allo strumentale “Å” fa emergere l’anima più viscerale di PON¥, chiudono un album significativo. Idee chiare e uno stile  da lui stesso definito sadcore per voce e chitarra anche se gli strumenti utilizzati sono molti di più (piano, basso, harmonium, farfisa, mellotron, sintetizzatori) aiutano a inquadrare un artista da tenere d’occhio.

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