Primissima release per i Piano For Airport, giovane quartetto originario dell’Urbe. Il “Much More” EP, con sole tre tracce, è alquanto striminzito, però offre della musica certamente di buon livello, tanto introspettiva quanto dotata (a suo modo) di una inaspettata spigliatezza. è proprio quando i toni si accendono , i ritmi si fanno più serrati e i fraseggi più potenti che i PFA danno il meglio, anche se qualitativamente non sono troppo inferiori le parti più meditabonde e depresse. “New Season” si affida a blip elettronici, armonie sospese, arpeggi di radioheaddiana malinconia, sottili brume sintetiche, chorus per androidi ammaccati prossimi alla disattivazione. Niente male, anche se si potrebbe fare ancora meglio. “Inline” svela un’indole più disinibita ed estroversa (vedi in particolar modo la sgangherata solarità  del ritornello). “Fake Nora” possiede un carattere più tosto e lineamenti più duri, anche se gli intrecci iniziali fanno credere che si stia per ascoltare uno di quei pezzi suonati a testa bassa e nello sconforto più totale.

L’ EP è la testimonianza di un talento ancora da affinare ma che in alcuni frangenti (mi riferisco soprattutto ai break e alle parti di raccordo) sprizza buone dosi di passionalità  e vitalità . Tre tracce però sono troppo poche per poter giudicare appieno l’arte del quartetto.

In poche parole, ragazzi siete ok, ma vogliamo much more“…

Cover Album
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Much More (EP) [ self-released – 2009 ]
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Similar Artist: Radiohead, Verdena, June of “’44
Rating:
1. Seasons
2. Inline
3. Fake Nora