Chiamatela come diavolo volete! No wave, mutant disco, crossover, trash disco o post punk.
Tanto non c’azzeccherete comunque.
La compilation riepilogativa, se mai una può esserlo davvero appieno, della Strut sul catalogo mitologico della Ze Records è in sintesi la fotografia della New York in pieno boom anni ’80, tra situazionismo, teatro dell’assurdo e junkies a perdita d’occhio. L’emblema, riordinato e donato alle masse dai padri fondatori dell’etichetta Michel Esteban e Michael Zilkha, del grasso che colava ai lati bui dello yuppismo dissoluto, dei grattacieli foderati di polvere bianca, modelle disponibili e carrierismo sfrenato.

Un manipolo di geni con disordini mentali dediti ai suoni più assurdi, tra spasmi wave e luccichii disco, in cerca di un porto stabile e senza tante pretese dove riparare nella notte.
Certo che, guardandosi indietro, non ci si capacita di certi limiti spazio-temporali. Di quanta bellezza e genuinità  ci fossero in progetti come questi, di come la ricerca di espressione e di arte fosse così dannatamente spasmodica in periodi di mezzo così apparentemente bui. E pensare che
per noi, umili esseri umani, sono sempre state briciole di storie più hype nel mercato del cinismo musicale. Almeno fino ad oggi!

“….E poi facile col senno di poi giudicare come capolavori tutto quanto, sempre e comunque, deriva non facile da scansare sia chiaro. In questa super compilation, però, si riacchiappa tutto quel quid diventato merce rara da reperire in tante altre retrospettive lecite o meno: c’è qualità  incontestabile, c’è sperimentazione dovuta, c’è un gusto raffinatissimo nell’assemblaggio della tracklist iperschizzata, c’è ricerca di sonorità  senza badare al risparmio intellettuale.

Dunque, che dire? Che non si trova nulla di brutto o perlomeno discutibile in nessuna delle 22 tracce contenute nel disco? Che l’oscurità  erotica che circonda perversa questo sound retrò ci trascina storditi come mosche verso il miele? Che il panico di “Summer Of Sam” sposa qua, meglio che in qualsiasi altra occasione, il palpito di “Studio 54”?
Signore e Signori quando l’arte diventa vizio e la musica sangue che scorre nelle vene imputridite dall’ansia di vivere, questo è il disco che dovete ascoltare fino alla morte.
Sicuro sicuro!

Cover Album

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ZE 30 – ZE Records Story 1979 – 2009
[ Strut – 2009 ]
Similar Artist: Patrick Cowley, Giorgio Moroder, Teenage Jesus & The
Jerks, Grace Jones
Rating:
1. Was (Not Was) – Tell Me That I’m Dreaming (Traditional 12″ mix)
2. Don Armando’s Second Avenue Rhumba Band feat. Fonda Rae – Deputy of Love
3. Cristina – Things Fall Apart
4. Lizzy Mercier Descloux – Hard-Boiled Babe
5. Alan Vega – Jukebox Babe
6. Casino Music – The Beat Goes On
7. James Chance & The Contortions – Roving Eye
8. Kid Creole & The Coconuts – Something Wrong In Paradise (Larry Levan mix)
9. Sympho State – You Know What I Like
10. Material with Nona Hendryx – Bustin’ Out (Seize The Beat version)
11. Aural Exciters – Maladie D’Amour
12. Suicide – Dream baby Dream (Long version)
13. Michael Dracula – What Can I Do For You
14. Garcons – Re Bop Electronic