Questo debutto degli Automelodi mi lascia un pò perplesso.
Vuoi per le aspettative proiettate sul gruppo di Montreal, vuoi per il seguito di culto che lo stile Wierd Records ha saputo meritarsi quasi religiosamente.

Le 12 tracce del cd (contando le 2 ultime bonus tracks) hanno il difetto di suonare spesso vuote, come noiosi esercizi accademici di calligrafia, patinate oltre un limite accettabile.
Certo poi se si vuol parlare di postumi Cold Wave, di tradizione Synth Pop, senza criteri discriminanti è un altro paio di maniche.
Ma nonostante i ripetuti ascolti post libagioni natalizie non trovo proprio la scintilla in “Automelodi”, a differenza per esempio di quel “Brutal Wave” dei compagni di scuderia Frank (Just) Frank, disco rivelatosi meraviglioso in toto.
Il pizzicore al culo, infatti, qua si incomincia ad avvertire solo a tracklist abbondantemente iniziata: “Rayons De Rien” è il discreto preludio a “Buanderie Jazz” forse il miglior pezzo di tutto il progetto insieme a “Rentrèe 3007” e poi è solo conta di foschie e vacui giochi di prestigio.

Ecco perchè dopo un ampio proemio senza colpo ferire anche la chiusa dell’album, dunque, si rivela insipida.
Poche idee.
Poche superfici smerigliate.
Bella scatola, ma dai contenuti impalpabili.
Certo, non un disco orrido per definizione, bensì privo di un’anima propria alla fine dei giochi.
Salvo a mala pena “S’Rait Bon D’S’Revoir” in coda della tracklist, il resto è magra sufficienza a go go.

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Automelodi
[ Wierd – 2010 ]
Similar Artist: Soft Cell, Charles De Goal, Trisomie 21, Visage

Rating:

1. Schèma Corporel
2. Airline
3. Rose A.D.
4. Stylo-Bille
5. Rayons De Rien
6. Buanderie Jazz
7. Rentrèe 3007
8. Pression
9. Employè Terne
10. Limite Malade
11. S’Rait Bon D’S’revoir*
12. L’à‰cran De Fumèe

Ascolta alcude tracce di “Limite Malade”