I //TENSE// suonano la pelle nera dei Velvet Underground. Quella da cui è sgusciato il perverso percorso musicale dettato dalla Venere In Pelliccia. Una Femme Fatale divenuta post punk. O rielaborata dal beat elettronico degli Ottanta in Electronic Body Music: sound del corpo contratto dalla tensione verso l’esperienza estrema. Orgiastica o masochista.

Una ricerca condotta tra luci acide di club newyorkesi che sempre ricordano le sconvolte pellicole di Andy Warhol. I frustini di quei film si sono trasformati nella malattia cantata dai Cabaret Voltaire, e negli innesti industriali e sanguinosi degli Skinny Puppy. Il duo di origine Texana, acclamata apertura dei concerti di Nitzer Ebb, continua questo percorso sintetico dove l’androide celebra la comunione con la carne. Lungo un’ autostrada lucida come il vinile in edizione limitata: “Escape” 12″.

Ricordano Chris & Cosey dei TG, i Kirlian Camera, i Krisma. Perchè la coppia si spinge verso quei territori disconnessi dove la sperimentazione non è ancora terminata. E prende toni più cupi. Ritmi ossessivi che vorresti lavare con addensati pieni di parabeni. Per sciogliere la tossicità  delle lacrime. Ma pure se il sapone non lo trovi esiste sempre un dopo. Lo incontri e ti veste la caviglia con il cavo di un microfono.