Non ho voglia di ascoltare musica. Non ho voglia di stare qui a scrivere recensioni, è il tre di agosto e vorrei essere disperso in una qualsiasi isola deserta a godermi sole e mare. E invece mi ritrovo alle due di notte, una calda notte, sdraiato sul mio letto, cuffie alle orecchie ad ascoltare un disco che, lette le prime due recensioni, non promette nulla di buono, anzi.
Sì, ok, forse dovrei cambiare metodo, dovrei ascoltarmi dischi a scatola chiusa, senza aver letto in anticipo notizie sul gruppo o recensioni. Sì, perchè forse se avessi fatto in questo modo non avrei disprezzato così tanto il ‘tanto atteso’ disco d’esordio dei Brother, o meglio Viva Brother.

Già  la storia del nome Brother, poi trasformatosi in Viva Brother, suonava come una barzelletta, così come le dichiarazioni del “bullo” Lee Newell, frontman del gruppo, una brutta copia di un Liam Gallagher in giornata di grazia, e come il fatto che vengano da Slough una delle più ‘sfigate’ e puzzolenti cittadine inglesi (oggetto di derisione pure da parte della BBC che gli ha persino dedicato una serie Tv dal titolo ‘Making Slough happy’).

Ok, a parte tutto questo, “Famous First Words” avrebbe avuto senso solo nel caso in cui Blur e Oasis non fossero mai esistiti. Sì, perchè tutti e 10 i pezzi sono un continuo ammiccamento ai coretti di Albarn & Co e alla robustezza delle chitarre Oasisiane. Una minestrina riscaldata insomma, e per lo più insipida. Parlare dei singoli pezzi alla fine risulta ridondante, nulla di autentico, solo un continuo copia-incolla di assoli NoelCoxiani e di aau-a-aau-a-aau stile Girls&Boys.

Alla fine il secondo capitolo della saga Britpop, che vedeva messi di fronte Vaccines e Viva Brother, non ha avuto partita, vincono i primi 3-0, a tavolino. VB non pervenuti.

Famous First Words
[ Geffen – 2011 ]
Similar Artist: Oasis, Blur
Rating:
1. New Year’s Day
2. Still Here
3. David
4. High Street Low Lives
5. Electric Daydream
6. Darling Buds of May
7. Otherside
8. Fly by Nights
9. False Alarm
10. Time Machine

Ascolta “Time Machine”