Il garage rock è un genere facilmente digeribile, soprattutto per il suo carattere disimpegnato. Nonostante il garage non sforni capolavori a ripetizione (ma ci sono l’eccezioni che confermano la regola, come un certo “Elephant” dei White Stripes) i dischi garage rock e garage punk usciti negli ultimi anni si sono sempre fatti valere con rispetto, raccogliendo diversi consensi. I Jacuzzi Boys ne sono un esempio, tanto che dal 2007 hanno rilasciato un numero considerevole di 7″ ed un LP facendosi un nome nel genere.

I Jacuzzi Boys sono un trio della Florida composto da Gabriel Alcala (voce/chitarra), Danny Gonzalez (basso) e Diego Monasterios (batteria), che con il loro debutto “No Seasons” hanno dimostrato di essere in grado di reinventare il concetto di garage. Un po’ surfish, molto noise e un accenno di lofi, ogni membro della band è stato in grado di dare la sua impronta distintiva all’album di debutto, richiamando l’interesse degli ascoltatori in rete. Con “Glazin’ ” il gruppo sembra perdere lo slancio creativo del disco precedente, giocando su una base noise e una moltitudine di cori, oscillando tra il punk e il pop-rock.

L’apertura di “Vizcaya” si apre con un pop punk molto allegro, diretto, condito da molti cori e una base strumentale che si pone dietro le quinte, in un gioco di predominazione che si instaurerà  in tutto l’album. Se in brani come “Crush” è la chitarra ad avere il sopravvento, in “Silver Sphere (Death Dream)” è la batteria a fare da apripista, accompagnata da un basso dai risvolti heavy in grado di ricordare vagamente il garage punk dei primi White Stripes. Dai risvolti più pop-rock brani come “Los Angeles” e “Automatic Jail” alla Mazes, mentre si caricano di atmosfere post punk la sincopata “Cool Vapors” e “Glazin’ “, una title track nevrotica ed accattivante. Se brani come “Libras and Zebras” e “Zeppelin” risultano i meno interessanti del disco, la chiusura di “Koo Koo With You” riprende il tipico finale in ballad, che se non altro è in grado di strappare un sorriso.

Un album di alti e bassi, ma non per questo non ricco di sorprese, “Glazin'” anticipa se non altro una possibile evoluzione futura, che possa permettere agli Jacuzzi Boys di migliorarsi e perchè no tentare nuove strade. Staremo a vedere.