Il titolo dell’ultimo disco degli Hot Gossip trae in inganno. Qui non ci troviamo di fronte ad una situazione senza speranza, tutt’altro: la direzione del progetto di Giulio Calvino, musicista e produttore, è ormai orientata verso lidi molto meno danzerecci e punk/funkeggianti e con un occhio molto più accurato sul lavoro di produzione e di cura del suono.

è quello che colpisce molto di Hopeless, non tanto la (pur ottima) qualità  delle composizioni, quanto un afflato internazionale che dona un’ottima luce al disco. Opera che soffre al contempo un eccessivo scarso minutaggio (28 minuti) che cozza con la struttura complessa delle canzoni, che appaiono compresse in uno spazio così breve.

“Hopeless” è figlio dei mutamenti intercorsi nella storia recente di Calvino: cambio completo dei membri della band, defezione della precedente etichetta (“Hopeless” è uscito su Foolica Records). Situazioni che hanno sicuramente influito sul cambiamento quasi tout court delle tonalità  del suono degli Hot Gossip e, sopratutto, non facili..

Una musica difficile da descrivere: ci ritroviamo a metà  strada tra primi Stone Roses, i Brian Jonestown Massacre più compatti, il brit pop più elaborato (vedi ultimi Blur) e qualche rimando ai Primal Scream e (addirittura) ai Cure della trilogia. Una creatura aliena nello scenario italiano: o forse, dopo aver avuto modo di recensire anche lo splendido debutto sulla lunga distanza dei Churchill Outfit, è lo scenario italiano che sta iniziando ad acquisire una certa personalità ? Questo è sicuramente un altro discorso, ma ascoltando i riverberi di “We Were Regulars” o le tracce dove è presente la splendida voce di Adeline Margier (“Love Murders” ad esempio) si capisce che in particolare in casa Hot Gossip si è pronti per fare un grande salto verso lidi forse ignoti ma comunque forieri quantomeno di coraggio artistico da tramandare ai posteri: in Italia difficilmente ho sentito ballad in inglese di impatto come “Lifespan”, accostate a volate soniche come “Wasting My Time” o all’acidità  di “March of the Black Umbrellas”.

L’ignoto potrebbe essere anche rappresentato dal fatto che sonorità  di questo genere fanno parte di un campo dove già  in molti a livello internazionale giocano da più tempo e, sicuramente, con una maggiore padronanza dei mezzi. Motivo che non può però farci sottovalutare il peso di un lavoro come “Hopeless” degli Hot Gossip (o meglio di Giulio Calvino). Un lavoro maturo che apre a prospettive future decisamente interessanti per questo progetto.

Hopeless
[ Foolica Records – 2012 ]
Similar Artist: Blur, Brian Jonestown Massacre
Rating:
1. We Were Regulars
2. Love Murders
3. Wasting My Time
4. New Sound
5. People Shooting Banks
6. Lifespan
7. I’m Out of Here
8. March of the Black Umbrellas