Letture estive non esattamente fresche. Chi ha familiarità  con la discografia e il personaggio sa che prima o poi Cesare Basile sarebbe giunto alla narrazione pura e semplice. Quel momento è arrivato con il racconto lungo (non si può ancora parlare di romanzo data l’esilità  del volume) “Nero e immobile”, dato alle stampe dalla piccola e agguerrita casa editrice Habanero di Genova, la stessa dell’esordio su carta di Michele “Mezzala” Bitossi.

Fin dal titolo e dalla copertina appare chiaro come non ci sia scampo da un racconto scuro, giallo e noir che si mescolano insieme, se vogliamo usare un linguaggio canonico, come canonico è il volumetto che ci troviamo fra le mani. Tra vite buttate sul bancone di bar malfamati, alcool, fumo di sigarette, prostituzione e depravazione sempre più diffusa vi renderete conto che non c’è grande spazio per la fantasia; sullo sfondo una Catania plumbea, piovosa come fosse Chicago ma vegliata dal suo Angelo Sterminatore pigro cioè l’Etna. Degna della tradizione neo-gotica fondata dagli scrittori inglesi che tra fine Settecento e inizi Ottocento percorrevano la Penisola, rimanendo colpiti tanto dal sole che baciava i Campi Flegrei, molto prima che i veleni della camorra li devastasse quanto dall’oscurità  delle notti del profondo sud, da Taranto a Reggio Calabria e oltre.  Non so se tutto questo lo avesse in testa Basile mentre scriveva la storia di Romero e Silvio, ai più noto come Alice senza troppo sbigottimento, di Nìcola e Mati, del commissario Pascale e del buttafuori Marco e delle loro fughe dalla miseria in una notte che non ha mai fine, solo i più fortunati riescono a morire imponendo un apparente finale. Magari nel suo bagaglio ci sono più scrittori nord-americani del Novecento eppure dalla sua scrittura appare con forza l’ombra che soltanto il sole è capace di creare, una desolazione ben più forte dell’inseguimento di uno stile, appunto, canonizzato.

Allegato al volume un CD con musiche dei Calibro 35 che musicano stralci di reading dello stesso autore, musicando molto nel loro stile poliziottesco e alla fine azzeccandosi poco con l’atmosfera del racconto. Ma sono pur sempre musicazioni dei Calibro 35 e quindi ci si diverte. Si tratta dunque di un’opera che piacerà  certamente ai fan dell’uno e degli altri, verrà  apprezzato dai cultori del genere ma difficilmente si spingerà  oltre questi confini ben delimitati.

Nero e Immobile
Voto: 7

Autore: Cesare Basile
Editore: Habanero – Erga Edizioni
Data di Pubblicazione: 2012