Sono passati dieci anni da “Funeral Buffet” e i Carpacho! hanno pensato bene di fare un regalo a tutti noi: la prima raccolta ufficiale (compilata dalla band stessa) che racchiude in tredici tracce il percorso della band romana.

Il titolo è “Non è più tempo di illudersi” In attesa del nuovo disco, su cui i Carpacho! stanno lavorando, ecco un bel modo per ripercorrere insieme dieci anni di storia o per scoprire per la prima volta la loro musica.

Sfruttiamo l’occasione di questa release per scambiare quattro chiacchiere con il gruppo romano.

Sono passati dieci anni da Funeral Buffet. Cosa e come è cambiato in questo lasso di tempo per i Carpacho!?
Cominciate sempre con domande così difficili? Dunque, sono cambiati i Carpacho! della prima formazione sono rimasto soltanto io (Marco), gli altri due hanno preferito l’oriente e si trovano uno in Cina e uno nelle Filippine. Da qui l’idea di chiamare il nostro primo disco, “La fuga dei cervelli”. Diciamo comunque che dal 2007 la formazione è grosso modo immutata.

Certamente, in questi 10 anni i Carpacho! sono cambiati perchè adesso oltre a scrivere canzoni per quelli che dieci anni fa avevano dieci anni in meno scrivono canzoni per quelli che dieci anni fa avendo dieci anni in meno erano troppo piccoli per ascoltare i carpacho!

Da cosa nasce l’esigenza della compilation “Non è più tempo di illudersi”?
Non la definireri una esigenza, ci divertiva l’idea di creare una sorta di “carpacho! for dummies” e l’occasione era ghiotta…la matematica ci impedisce di poter festeggiare un altro primo decennale. Se riusciremo a far ascoltare le nostra raccolta a quante più persone saremo certi di aver festeggiato nel migliore dei modi

Che valutazioni avete attuato al momento della scelta delle canzoni per la raccolta?
Ci siamo fidati più dei gusti degli estimatori dei Carpacho! che dei nostri… Lo scopo, come dicevo, è quello di iniziarvi ai Carpacho! Avremmo potuto compilarla in modo molto diverso, credo che “questa” raccolta sia quella più in grado di far cogliere lo spirito del gruppo, quello di non prendersi mai sul serio in modo molto serio.

Nell’ultimo anno, dopo La Futura Classe Dirigente, siete rimasti un po’ nell’ombra. Scelta voluta? C’è bisogno di rifiatare?
E’ stato un bel casino, abbiamo finito il disco…tra l’altro ci eravamo presi una pausa da Roma e tornavamo appena da quasi 3 anni a Londra… il tempo di riadattarsi e la nostra etichetta (Pippola Music) si scioglie al sole. Con lei l’ufficio stampa, il mgmt, il booking e… il budget. Per fortuna abbiamo trovato un accordo con Grinding Halt e ci siamo comunque fatti un bel giro per l’Italia, 30 date. Quindi, si, siamo un po’ spariti dai Media…

Tutti i vostri dischi sono in free download e streaming sul vostro sito. Per noi è un atto liberatorio, ma cosa vi ha spinto a rendere gratis il vostro catalogo (anche se capiamo che in tempi di Spotify anche in Italia questi discorsi non valgono più come una volta)?
Beh da una parte, come dicevo, eravamo svincolati da ogni contratto e quindi liberi. D’altro canto siamo convinti che questo sia il metodo da applicare. Spotify ne è un esempio perfetto. Il business nella musica non viene dalla vendita delle canzoni, ecco, per risponderti in ritardo alla prima domanda… in questi 10 anni per i Carpacho! è cambiato il modo di fruire della musica ancor più che quello di scriverla.

Sappiamo che state lavorando ai nuovi brani, si parla di più di 50 provini…qualche anticipazione? Che direzione prenderanno i Carpacho Nel 2014?
‘Spetta!!! mettiamo le mani avanti, abbiamo già  50 provini, non vuol dire che abbiamo già  50 canzoni si passa da brani interi ad idee senza capo nè coda, le ultime sono di solito quelle che poi finiscono nei dischi.
Un ultimo messaggio importante, ricordatevi del punto esclamativo. Nella vita, si intende.