Ogni volta che si presta orecchio alla musica islandese sembra esserci un filo conduttore che tiene unite diverse esperienze musicali: quella dei Màºm, sebbene avallata da una carriera senza incrinature, oggi sembra disertare dal coraggio degli album precedenti.

La vitalità  di “Smilewound” infatti svanisce presto e assume la forma di un disco piuttosto deludente.
In queste undici tracce si ravvisa la perdita del tratto sperimentale che aveva affiancato la band ad un altro grande gruppo coevo ““ i Sigur Rós ““ in favore di un equilibrio tendende al glitch-pop.
La ricerca della melodia perfetta, studiata in ogni minimo dettaglio tra violini, qualche accenno di chitarra indie e tagli elettronici smorzati da un senso orchestrale, avvolgono ogni brano fino a svilirne la capacità  ritmica.

Oltre “Toothwheels”, ricalcato idealmente sui modelli più recenti (Samaris, àsgeir), il resto del disco restituisce picchi di intensità  abbastanza apprezzabili (“One smile”, “Undersnow”) senza tuttavia raggiungere un’unità  ben definita: un passo indietro o un sogno già  finito?

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Smilewound
[ Morr – 2013]
Genere: electro, glitch
Rating:
1. Toothwheels
2. Underwater Snow
3. When Girls Collide
4. Slow Down
5. Candlestick
6. One Smile
7. Eternity Is The Wait…
8. The Colorful Stabwound
9. Sweet Impressions
10. Time To Scream And Shout
11. Whistle (With Kylie) – Bonus Track