Ammettiamolo, Hope Sandoval fa parte di quella inossidabile categoria di artisti inimitabili che cantano sempre la stella bellissima canzone, quella che noi non ci stanchiamo mai di ascoltare, un po’ come Steve Wynn o Hugo Race per intenderci.

La fascinosa musa del deserto torna insieme a Colm à“ Ciosóig dei My Bloody Valentine dopo ben sette anni dall’ottimo “Through the devil softly” del duemilanove, a differenza del predecessore però questo “Huntil the hunter” ha in più l’onore e la responsabilità  di essere il primo lavoro prodotto dalla Tendril Tales, etichetta nuova di zecca creata da Hope e Colm stessi.

Le coordinate sono le stesse battute da sempre dalla ex voce degli indimenticabili Mazzy Star, la quale si muove languida attraverso melodie suadenti e ricche di sensuali inquietudini(“A wonderful seed”) e spettrali mantra (l’iniziale “Into the trees”), passando per vie meno consone per il duo come nel featuring con Kurt Vile, dialogo ben riuscito e vagamente Wilchiano nelle trame chitarristiche.
“Until the Hunter” ci restituisce una indiscussa protagonista della musica alternativa attuale, in pienissima forma e capace ancora una volta di sedurci e turbarci con la magia della sua voce senza tempo.