Quante volte vi è successo di ricevere un invito, inatteso, per vedere live una band della quale non conoscete proprio nulla ma che prende al primo ascolto? Poche, almeno per quanto mi riguarda. Quando succede, c’è poco da fare, le sorprese sono dietro  l’angolo. Night Games sono quella gemma nascosta in un grigio Giovedà­ di inizio  Febbraio, avvolti nel mistero di una serata da vivere all’interno di una delle più affascinanti  opere architettoniche della city, l’antica torre dell’orologio  a St. Pancras.

Night Games sono due ragazzi, Constance e Paul, che stanno costruendosi un nome, mattone dopo mattone, singolo dopo singolo. Il loro  sound è presto descritto come “elettronica cinematica”, che a un primo ascolto mi fa tornare in mente il miscuglio di emozioni che i primi The XX generarono in me una quasi decina di anni fa. Il sorriso di questi due ragazzi  accoglie me e gli altri ospiti  quando  le porte di casa… mi si aprono dinanzi. Esatto, la venue per la serata è un appartamento,  e scoprirò solo poco più tardi  che si tratta in realtà  di uno spettacolare AirBnB incastonato all’interno della torre dell’orologio già  menzionata. Roba da matti, dico a me stesso, già  pregustando l’acustica che un tetto di quasi dieci metri in altezza può generare.

L’atmosfera è quella di un house party organizzato con stile, dove amici di amici arrivano alla spicciolata, giusto in tempo per BURNZ, supporting act designato. Joe – mi pare di capire il suo nome di battesimo sia questo – pizzica con delicatezza le corde della sua chitarra elettrica, generando un suono  profondo e tinto di blues. La voce è la parte migliore e mi fa letteralmente sbarrare gli occhi quando si alza di tono.

Night Games si prendono  la scena poco dopo le 21.30. Il loro suono riempie gli spazi, combinando  alla perfezione il synth di Paul con la voce vellutata di Constance. Riconosco isingoli “Signals” e “Suffocate”, ma c’è spazio anche peruna ben riuscita cover di un vecchio pezzo degli Everything But The Girl, “”‘I Didn’t Know I Was Looking For Love”. Poi è il turno di “Replicant”, il nuovissimo singolo rilasciato dalla band solo una manciata di giorni fa, che anticipa la parte finale del set. Si chiude con una delicata versione piano e voce di “Nine Days”.

Vengo a sapere che si tratta in realtá della terza di una serie di date “concept”. Ed è bello sapere di poter  assistere a piccoli show di tale bellezza e freschezza,  in locations non  convezionali, dove poter dare uno sguardo a Londra dall’alto. Una Londra sempre più inaccessibile, a vari livelli, dove “do it yourself” sembra rappresentare la parola magica per poter accedere a un mondo sconosciuto e composto di piccoli frammenti di arte. Dei quali, va detto, Night Games fanno parte a pieno titolo.

Setlist:  Signals, Suffocate, I Didn’t Know I Was Looking for Love (Everything But The Girl cover), Hurricane, Faithless, Replicant, Nine Days (Piano finale)

Photo: Fred Romero from Paris, France / CC BY