Strano matrimonio quello tra i Polià§a e il collettivo stargaze.
I Polià§a sono di Minneapolis e si sono fatti notare nei tre album che hanno preceduto questa insolita collaborazione (“Give You The Ghost”, “Shulamith” e “United Crushers”) con il loro synth pop elettronico venato di R&B abbellito dalla voce di Channy Leaneagh, viscerale anche quando ricorre ad effetti come l’auto – tune o il vocoder. Il collettivo berlinese stargaze in realtà  è una piccola orchestra di musica classica diretta da Andrè de Ridder e ha collaborato con artisti del calibro di Nils Frahm, Lee Ranaldo, Terry Riley, These New Puritans oltre a comparire in “Day of the Dead”, l’album tributo ai Grateful Dead curato da Bryce Dessner dei The National.

“Music For The Long Emergency” è esattamente quello che il titolo suggerisce: musica per il lungo periodo di emergenza sociale e politica iniziato con la presidenza di Donald Trump. Sette brani legati l’uno all’altro da un filo sottile ma solido, che riescono a mettere insieme mondi che in teoria poco avrebbero in comune. Funziona più che bene, con i Polià§a che abbandonano per un attimo e non del tutto il ritmo forsennato che li ha sempre contraddistinti e il collettivo stargaze che si spinge in territori non suoi, dimostrando una versatilità  non comune. “Marrow” e “Speaking Of Ghosts” sono i brani che dimostrano più degli altri dove questa collaborazione è arrivata e potrebbe arrivare, con i sintetizzatori programmati da Ryan Olson addolciti dalle armonie degli archi in un’atmosfera comunque carica di emozioni.

Il delicato pop orchestrale di “Fake Like” e “Agree” contrasta con la claustrofobica “Cursed”, in cui compare a sorpresa il rapper Crescent Moon rendendo ancora più particolare questo incontro. Lo stile del collettivo stargaze emerge soprattutto alla fine con il minimalismo sobrio che circonda “How Is This Happening” e la title track, intense e ricche di pathos. Non è musica classica, non è certo synth pop puro “Music For The Long Emergency”. Un progetto sperimentale e avventuroso, per chi non si accontenta di quello che si sente di solito.
Strano matrimonio ma decisamente riuscito.