Hanno un passato importante Marco Alfano e Luca Zarrilli, amici di lunga data e musicisti che, insieme, hanno un percoso di tutto rispetto. Il loro curriculum dice jazz, dice new wave e sopratutto Panoramics, band che a fine anni ’80 ha lasciato un bel segno.

Sono passati tanti anni certo, ma il duo napoletano non ha perso il gusto di fare musica e di colorarla con una tavolozza ricca di gusto e sorprese sonore, alla ricerca della forma cangiante di un pop che sappia coniugare intelligenza, easy listening e un brio melodico piacevolmente spigliato. 4 cantanti diversi che mettono la loro voce al servizio della band, mentre alla produzione spicca la mano felice di Cristiano Lo Mele dei Perturbazione.
Atmosfere e sensazioni diverse che non lasciano l’amaro in bocca per l’eterogeneità , ma anzi, solleticano e piacciono per il buon gusto sempre messo in campo. Jazz notturno che si apre a una lounge deliziosa, nell’apertura che vede spiccare la voce di Tommaso Cerasuolo che si adatta perfettamente al clima, in mezzo a questi fiati invitanti. Più elettronica, ma raffinatissima, la soluzione di “Unicorno di mare”, mentre si veleggia in territori più pop-soul per “Lon Chaney Jr”, in cui sono ancora i fiati che danno la spinta propulsiva. Tutto molto piacevole. Si chiude con la bossanova morbida, che poi sa movimentarsi il giusto, e con richiami sud americani in “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”.

4 caramelle pop dai gusti variegati. Un biglietto da visita che si presenta sicuramente intrigante anche se classico in più momenti, certo, ma con quelle note giuste che sanno solleticare la nostra attenzione per volerne sapere di più.