Salutiamo la fanciulla svedese, che, con “So Sad So Sexy”, decide di affrancarsi dal mondo dell’art-pop dall’anima indie, per bussare alla porta del mainstream a stelle e strisce, con destinazione piani alti classifica americana. Ti auguriamo buon viaggio cara Li Lykke Timotej Zachrisson, perchè francamente di banalità hip-hop venate R&B non ce ne facciamo poi molto, almeno da te. Un esangue dischetto che scorre senza pretese, come crediamo in America ne escano uno ogni tre giorni.
Ti abbiamo vista e sentita fragile, ballabile, esuberante, deliziosamente pop ma anche struggente, sofferente, amara e scarna negli arrangiamenti. In tre dischi avevi raggiunto una maturità invidiabile e uno status inattaccabile. Ora vediamo altro e quest’altro non ci interessa più. Chissà che non ci si riveda Lykke, vorremmo tanto fosse un arrivederci questo e non un addio. Lo speriamo.
Sad-pop? No, sad e basta.
Photo: Benoà®t Derrier / CC BY-SA