Scott “Spiral Stairs” Kannberg, co-fondatore di una delle band più influenti della scena lo-fi indie rock di inizio anni ’90, i Pavement, torna con il suo terzo album solista “We Wanna Be Hyp”‹-“‹No”‹-“‹Tized”.
Un album molto divertente e giusto per ravvivare giornate uggiose, in casa a tutto volume, pronti a ballare al ritmo di chitarre, sintetizzatori, sassofoni e tutto quello che di più raggiante possa suonare.
Carico di energie positive, se si ascolta principalmente il suono, ma, se si ascoltano più attentamente le parole, capiamo che il disco tratta, in alcune canzoni, di temi molto seri come la situazione al confine tra Messico e Stati Uniti (attualmente lui vive in Messico, ndr) in”Bordeline”. La voce chiara e profonda di Kannberg, si contraddistingue per tutte e dieci le canzoni ed è il filo rosso che conduce l’ascoltatore a udire tutte le note e comporre la matassa morbida e piacevole che è quest’album.”Hold On (Til I Figure It Out) ” è un climax, vorteggiante carico di good vibes che porta fino fino su per poi dissolversi dolcemente in “Fingerprintz”. Ondeggiante, caraibeggiante giusta per un concertino lungo la spiaggia in una calda estat. “BTG” è briosa e più adrenalinica di “Swampland”, introspettiva e pungente.
I fan dei Pavement avranno, forse, opinioni contrastanti rispetto “We wanna be hypnotized”, ma, credo, saranno ben felici di ascoltarlo.
“Do you wanna be hypnotized?” “Yeah, we wanna be hypnotized!”
Credit Foto: Mauricio Manzanilla