Ce n’è voluto del tempo, ma finalmente l’album degli scozzesi The Vapour Trails è realtà .

Uscito tramite l’americana Futureman Records, l’LP conferma quanto di buono i ragazzi di Aberdeen avevano messo in mostra nei mesi precedenti e durante le loro numerose esibizioni dal vivo: sonorità  anni ’60-’70, che sanno essere armoniche anche con l’aiuto dell’acustica a 12 corde, che più sognanti ed elettrificate (pezzi come “On a Nearby Bay” mettono in luce anche il lato più serioso ed ipnotico), ma capaci al contempo  di trovare trame personali e più moderne.

I The Vapour Trails si dimostrano bravissimi a flirtare sia con il pop più tintinnante, che con quello più delicato, quanto  in grado di  alzare con raziocinio i toni per dare maggiore intensità  e cercare più profondità : tra tutti i pezzi, spiccano il già  cavallo di battaglia “Godspeed It”, la byrdsiana “The Inner Truth”, “Shatter in The Sky” con la sua vibrante coda data dall’assolo di elettrica o le venature tribali/esotiche della (quasi totalmente strumentale) tambureggiante “Indian Reserve”.

Che bravi questi The Vapour Trails!