Non saranno dei campioni di talento e originalità , ma i Sum 41 il loro lo hanno sempre fatto. Con passione e voglia di mettersi in gioco, senza restare ancorati in maniera pedissequa ai dettami del pop punk. Prendiamo a esempio il nuovo “Order In Decline”: arrivata al settimo album, la band canadese continua ad ampliare il proprio raggio d’azione, proseguendo quel percorso di graduale ispessimento sonoro iniziato nel 2011 con “Screaming Bloody Murder”.

L’heavy metal ha sempre rappresentato una parte importante del codice genetico di Deryck Whibley e compagni, sin dai tempi della parodistica “Pain for Pleasure” – un divertente omaggio agli anni ottanta di Iron Maiden e Judas Priest contenuto in “All Killer No Filler” (2001). In questo caso, però, l’asticella viene alzata: abbandonata definitivamente qualsiasi forma di desiderio di competizione con i Blink-182, i Sum 41 rielaborano a modo loro le sonorità  di Metallica e Offspring per distribuirle in trentasei minuti esatti di hardcore melodico tanto pop quanto heavy.

Tra i riff affilatissimi, i ritmi forsennati tipici del thrash e gli ottimi assolo del redivivo Dave Baksh, il quintetto non rinuncia di certo alle sue caratteristiche: le canzoni, tutte rigorosamente strutturate per essere in linea con i tempi stretti delle radio, traboccano di ritornelli pronti a stamparsi nella testa sin dal primissimo ascolto. Un punto a favore per Whibley, giunto ormai nel pieno della sua maturità  artistica, ma anche un piccolo demerito: con un pizzico di coraggio in più, “Order In Decline” avrebbe potuto letteralmente spiccare il volo.

E invece i Sum 41 preferiscono andare sul sicuro, limitandosi ad “appesantire” quanto già  fatto sentire nel precedente “13 Voices”. Un vero peccato, perchè una cornice leggermente più complessa e meno mainstream avrebbe sicuramente giovato all’inedito impegno politico che fa capolino in quasi tutti i testi. “Out For Blood”, “A Death In The Family”, “The New Sensation” e “The People Vs”…” le tracce consigliate. Dimenticabili le ballate (“Never There” e “Catching Fire”).