Partiamo col botto. Ritardi classici con Trenitalia, sarei dovuto arrivare alle 11:30 da Trento e invece sono arrivato alle 13:30, ma Milano mi aspetta.

Piove, ma devo ringraziare di cuore Davide Belotti (conosciuto nella scena milanese tra forum musicali e concerti) che mi ha regalato un ombrello salvandomi la giornata.

Mi dirigo verso l’Alcatraz per le 17:30 circa, e arrivo incolume”…se non fosse per i bagarini, rumorosi e fastidiosi come una scorreggia in pieno volto (quelli che erano in fila lo sanno bene). Oltrepasso anche loro, dopo averli visti allestire un vero proprio bazar di maglie targate King Gizzard made in qualcosa. A fine serata Eric, il batterista della band ha “bullizzato” i rivenditori, andate a vedere i post presenti sulla pagina facebook della Flightless Records. L’Italia si distingue sempre per queste delizie.

Parliamo delle band presenti:

ORB Non mi hanno preso molto, ma per un semplice motivo: improvvisavano spesso e volentieri, non dico che l’esecuzione sia stata scadente però dopo un po’ mi stavo annoiando e non me li sono goduti come speravo, in più non hanno fatto “It’s Allright”. Insomma, lo ammetto, molto deluso.

STONEFIELD Loro sono state un bello spettacolo, precise, nessun errore e molto carismatiche. Posso dire che fanno dei live di alto livello e lo affermo nonostante sia un genere che non ascolto spesso. Bravissime, in più la gente era presa bene quindi meglio per loro.

KING GIZZARD AND THE LIZARD WIZARD Allora, live perfetto e non esagero, non c’è stata nessuna sbavatura, meglio di molti altri live a cui ho assistito personalmente. Hanno fatto principalmente pezzi proveniente da “Fishing For Fishies” e “Infest The Rats’ Nest”, ma in scaletta sono apparsi pure brani mai fatti live e i ripescaggi dal passato non sono mancati.

Devo ammettere che la gente è stata completamente coinvolta e il pogo violento, che va al secondo posto della mia lista dei poghi più tosti, ne è la testimonianza lampante. Questo la dice lunga sull’approccio di band e pubblico. Entrambi decisamente carichi.

I King sfamano la nostra voglia di metal, ma anche di psichedelia e coinvolgimento lisergico e non falliscono su nessun piano, capaci come sono di variare la proposta in grande scioltezza. Anche Stu nota il calore del pubblico milanese e ringrazia.

Insomma, mi son divertito parecchio e, ripeto, uno dei loro migliori live a cui ho assistito. Nessun bis comunque.

Ho pure avuto il piacere di vedere colleghi musicisti, che è sempre un piacere incontrare. Questo aumenta il tasso di soddisfazione personale. Bella serata.