I Cable Ties sono una giovane band punk-rock australiana recentemente messa sotto contratto dalla Merge Records e sono già  entrati nel nostro radar da qualche tempo: un paio di settimane fa, a distanza di quasi tre anni dal loro omonimo debut full-length, è arrivato il loro secondo LP, che ha segnato anche il loro esordio per la label della North Carolina fondata da Laura Ballance e Mac McCaughan dei Superchunk.

Otto tracce per oltre quaranta minuti (due superano i 7′), che attaccano aggressive senza troppo pensarci su attraverso i testi della chitarrista e frontwoman Jenny McKechnie, pieni di onesta rabbia politica e sociale, e la rabbia sonora del trio di Melbourne.

I Cable Ties, però, dimostrano di non essere solo un gruppo punk incazzato, perchè, come possiamo ascoltare nel singolo “Sandcastles”, le loro canzoni sfogano sì gli istinti, ma ““ anche all’interno della stessa canzone ““ riescono a trovare momenti più riflessivi e ottimi spazi melodici che magari non era così scontato aspettarci da loro.

Ci sorprende la dolcezza dei vocals della McKechnie nella lunghissima “Lani”, che va perfettamente a controbilanciare la ruvidità , la compattezza e la grinta della strumentazione post-punk del brano (decisamente cattivo e penetrante il basso di Nick Brown), mentre “Anger’s Not Enough”, dopo una partenza decisamente calma con climi ambient, diventa una delle canzoni più feroci del disco, grazie soprattutto proprio alla voce della bionda frontwoman.

Abbastanza sorprendentemente il disco si chiude con un tono piuttosto poppy: il punk di “Pillow”, infatti, ha molte aperture melodiche ed è decisamente più morbido di quanto abbiamo ascoltato fino a pochi attimi prima, quasi a volerci lasciare uscire con tranquillità  dopo lunghi minuti di furia.

Cattivi, grintosi, determinati, sia nella strumentazione che nel songwriting, con questo “Far Enough” i Cable Ties lanciano messaggi importanti e dimostrano una buona maturità  sonora: un segnale davvero positivo per il loro futuro.