Un pasticcio senza ne capo ne coda.
Ben lontana dal potersi considerare perfettamente riuscita, nella linearità  della sua trama la prima stagione di “You”, serial di Netflix che racconta le gesta di un fascinoso serial killer e stalker newyorkese, riusciva a mantenere alta l’attenzione grazie alla buona interpretazione da parte di Penn Bagdley (Gossip Girl) di Joe e alla descrizione accurata dei suoi contorti meccanismi mentali.

Probabilmente per mancanza di idee, la seconda stagione sceglie di puntare al sovraccarico.
Quindi, nello stesso numero di puntate ci troviamo a seguire le conseguenze delle azioni di Joe nella prima stagione, la nuova relazione pericolosa di quest’ultimo con Love, le contorte relazioni della famiglia di questultima nella sua interezza (odioso il cazzo di fratello Forty) e, tanto per assicurarci l’indigestione, un evitabile sub-plot me-tooesco (quello dello stand-up comedian molestatore).
Se da una parte questa scelta ripaga, perchè spettatori poco raffinati in termini di gusto e dal bingewatching facile sono facili prede di questi meccanismi, dall’altra vede i pochi spunti interessanti venir soffocati dal plot che si dirama come una foce a delta.

Per una volta Netflix sceglie di concludere una stagione con un finale relativamente chiuso, ma purtroppo una terza stagione è stata già  annunciata. Immagino, spero che in molti sceglieranno di non vederla.