Nell’era della calma allucinata di una generazione in attesa e di un mondo costretto a tirare il freno a mano per non schiantarsi contro la fretta della ripartenza, i Cara Calma regalano all’intorpidito pubblico italiano – in un weekend denso di uscite e di proposte di valore – la scarica di adrenalina necessaria a far riprendere la pulsazione cardiaca, e a mettere in moto il desiderio di normalità  attraverso i tre minuti di “Giovani Ancora”, inno ad una quotidianità  che oggi, nella privazione da ogni normalità , torna ad apparirci speciale e agognata.

Lo smalto brillante che ricopre il nuovo singolo della band si rende nuovamente conferma circa la qualità  di un progetto che sa schivare ogni inciampo emulativo, sganciandosi in maniera genuina dai riferimenti musicali più evidenti – a FASK, Zen Circus e al sound tipico della scena underground vera, fatta ancora a colpi di distorsore e chili di rabbia – per proporsi come nome da seguire in questo 2020 fatto di stasi paranoica e atti mancati: il grido dei Cara Calma è rivolto ad un’intera generazione di riformati alla leva della vita, offrendosi come leva efficace – oggi più che mai – a tirar fuori dal pantano di questo nuovo, lisergico quotidiano le membra stanche di tutti noi, cuori aridi dall’orecchio atrofico  (per dirla alla Fossati).

Insomma, Cara Calma diventa l’intestazione giusta per un singolo che sembra dar voce al desiderio di ritorno ad una tranquillità  e ad una serenità  che non sia stagnante e apatica, quasi a voler dire: “Cara Calma, ci rivedremo presto”.